Skip to main content Upload Sign up | Log in Sign up for free Log in Search metadata Search text contents Search TV news captions Search radio transcripts Search archived web sites Advanced Search About Blog Projects Help Donate Contact Jobs Volunteer People Full text of "(Cristalloterapia) Santa Ildegarda Il Libro Delle Pietre." See other formats I medici medioevali, gli alchimisti e anche Santa Ildegarda vedevano la malattia come la conseguenza di un errore nel modo di vivere dell’uomo, quindi attribuivano all'uomo stesso la responsabilità delle sue sofferenze e della sua possibilità di guarigione. La recentissima medicina olistica conferma que- @ sta teoria: quanto più l'individuo ha la consapevolezza di | essere l’unico responsabile della propria sofferenza e di esse- TO re una cellula dell'universo, un microcosmo a immagine e | somiglianza del macrocosmo, tanto più sviluppa la capacità di F° È autoguarigione attingendo le energie da se stesso e da qual- siasi altra forma di vita. de Ile leITi Le pietre, come le chiama Ildegarda, possono essere meravi- Santa Ildegarda epuebapij| e}Uues CAG GISS E. gliosi amici, strumenti di guarigione del corpo e dello spirito, a condizione che chi le utilizza non deleghi loro la responsabilità del proprio benessere. Sarebbe un grave errore deviante utilizzare i cristalli come se fossero farmaci: non si otterrebbe alcun risultato positivo. Essi infatti, come i fiori e le piante, sono tramiti che permettono alla creatura sofferente di nutrirsi dell'Amore divino e attraverso questo di armonizzarsi con l'universo intero riacquistando la salute nell'anima prima che nel corpo. | A seguito del Libro delle Pietre di S. Ildegarda, vi è una guida pratica dell’uso dei cristalli, adatta all'uomo moderno, orienta- to verso una spiritualità e una consapevolezza sempre mag- giore. con guida pratica all’uso dei cristalli oggi 16560 ij} suo lap osn jje eoneid epinb uoo ad nad Nap 04Q7) 1I LIBRO DELLE PIE. € 8,80 | LLILILLÙ LL pai A: Edizioni ÎA600 I i Centro di Benessere Psicofisico 7 ISBN 88-85984-04-5 PREFAZIONE all'edizione italiana Anticamente i cristalli venivano utilizzati non solo per la cura dei disturbi del corpo, ma soprattutto come mezzo per lo sviluppo dei potenziali sottili dell'uomo e come amplificatori e. accumulatori delle energie cosmiche. Fin dai tempi degli anti- chi Egizi (e sicuramente anche molto prima) le gemme erano componenti essenziali di oggetti e indumenti sacri, non per soddisfare esigenze estetiche come può sembrare ai profani, ma per "caricare" gli strumenti di culto di energie cosmiche 0 per potersi sintonizzare su particolari frequenze energetiche che, a seconda delle circostanze, erano necessarie alla realizzazione di un certo fine. | cristalli erano quindi i tramiti tra macrocosmo e microcosmo. Successivamente queste conoscenze si diffusero presso | Greci e i Romani, ma rimasero sempre appannaggio di pochi, di solito degli alchimisti e dei sacerdoti, delle persone che avevano sviluppato una profonda conoscenza e consapevo- lezza, cioè che avevano aperto il loro cuore e la loro mente ai misteri della Vita. Questi vivevano appartati e condividevano il loro sapere solo con pochissimi e scelti discepoli, soprattutto nel periodo della decadenza dell'Impero Romano e durante tutto il Medioevo. Durante il Medioevo i monaci in particolare erano depositari delle conoscenze della medicina alchemica e dell’erboristeria, che essi derivavano in parte dall’insegnamento diretto dei maestri, in parte dallo studio degli antichi manuali ed infine dalla pratica della cura dei malati ospitati nei conventi. Anche Ildegarda possedeva notevoli conoscenze mediche, sia perché aveva studiato i manuali di medicina, nonostante alle donne fossero precluse le Scienze, sia per le esperienze fatte nella cura dei malati e di se Stessa, ma lei affermava che erano il frutto delle visioni divine. IN ogni caso è sorprendente che nel Xii secolo una donna, per di più appartenente al ciero cattolico a quei tempi estremamente rigido e dedito a sconfiggere le numerose eresie, abbia avuto il coraggio di diffondere libri dichiarando di averli scritti per ispirazione divina, In verità tutta la vita di santa lldegarda è straordinaria. Nacque nei pressi di Alzey (Assia renana) nel 1098 da nobile famiglia e fin dalla più tenera età iniziò ad avere visioni divine, suscitando incredulità e meraviglia in chi le era accanto. Poiché la piccola llidegarda si mostrava Sempre più dedita alla preghiera e passava gran parte delle sue giornate assorta nelle sue visioni, a 8 anni fu affidata come allieva a Jutta di Spanheim ed entrò con lei nell'eremo annesso al convento dei frati benedettini di Disibodenberg (situato non lontano dall'attuale Bad Kreuznach). A circa 15-16 anni (non si conosce la data precisa) pronunciò i voti. Era una monaca benedettina, ma non di clausura, infatti fin dal momento del suo ingresso nell’eremo 4 sapeva, tramite le sue visioni, che la sua opera non SI sarebbe svolta solo tra le mura del convento. | Nel 1136, alla morte della badessa Jutta di sie lidegarda le succedette alla guida della piccola comunità femminile. Le visioni si susseguirono sempre, ma le tenne nascoste, finché nel 1141 ricevette da Dio il compito di metterle per iscritto e di renderle pubbliche. | Dapprima vi si oppose per paura, poi accettò e, siii ed ottenuta l'autorizzazione dai suoi superiori, si pete a scrivere l’opera intitolata L4er Scivas* (Conosci jd visi sostenuta dalla presenza del monaco Volmar, che restò fino alla morte suo consigliere e segretario. | | Mentre lidegarda proseguiva la stesura di questo a, i superiori si rivolsero al papa, perché non essendo Ln mente convinti dell’autenticità delle visioni, temevano di esse- re coinvolti nella responsabilità della loro diffusione. Nel sinodo che il papa convocò a Trier un'apposita cern sione esaminò le doti di veggente della badessa e, poiché furono ampiamente confermate, il papa le scrisse una ttota incoraggiandola a proseguire nei suoi scritti e a renderli pubblici. | A questa raccolta di visioni fecero seguito altre Pa tini il Liber vitae menitorum (Libro dei meriti della vita) e il L0er olvinorum operum (Libro delle opere divine). © In queste tre opere lidegarda esprime la sua visione del mondo, affrontando grandi temi come la creazione del ma- crocosmo e del microcosmo, il loro reciproco collegamento, la * Scivias è la contrazione di Scito + vias. rela dell'uomo, la nascita e lo sviluppo della Tra la stesura della prima raccolta di visioni e quella delle po Da Scrisse due trattati di medicina: Pfysica (Fisica, nel " ° . n ; pas Il libro delle pietre") e Causae er cure In quel periodo lldegarda progettava di fondare un nuovo pin e in una visione la voce divina le indicò i passi da SIERRA e le mostrò il luogo prescelto: Rupertsberg, nei pressi di Bingen. Staccandosi dal convento dei bariedett i RvAE inizialmente affrontare difficoltà economiche e or 2 nizzative non indifferenti, ma poi riuscì ad ottenere Tu pendenza economica per il suo convento, ponendolo diretta- mente sotto la protezione dell’imperatore Federico Barba rossa. da ni 58, nonostante una lunga malattia e il fatto che fosse Inauglto per una donna tenere discorsi pubblici, Ildegarda rapreasa per ordine divino il primo dei suoi vette viaggi di predicazione, che la condussero lungo i corsi del Meno hà Mosella e del Reno. Il quarto ed ultimo viaggio nel 70 intrapreso quando era ormai ultrasettantenne, tostimenià snnora case volta il suo straordinario coraggio e la sua determinazione nell'essere strumento divino. Le sue prediche e le nua NISIORI le diedero fama di profetessa e molti, umili e potenti, ricorsero a lei per ricevere consigli ed insomneamant Alla morte del suo fedele Segretario Volmar, la balist ottenne un nuovo preposto, il monaco Goffredo, al quale dobbiamo una biografia ] i nonna g è purtroppo incompiuta, della grande L’anno precedente la sua morte la vide impegnata nella sua ultima battaglia, per ottenere la revoca dell'interdetto che colpì il suo convento in seguito alla sepoltura di un nobile scomunicato. Alla fine Ildegarda riuscì vittoriosa. Morì il 17 settembre 1179 e ancora oggi viene commemorata in quel giorno in alcune diocesi tedesche. Nell'opera intitolata /%%a vengono descritte, dal punto di vista delle proprietà curative e delle possibilità terapeutiche, un certo numero di piante, pietre, animali. Anche quando lidegarda parla del potere curativo delle pietre, che agiscono a favore delle qualità umane positive, lascia emergere la sua immagine del mondo, di cui la scienza medica rappresenta una parte essenziale. Per lidegarda la malattia esprime la rottura del disegno originario della creazione, sulla quale l'uomo aveva voluto innalzarsi, cadendo in basso. La sua visione è però sempre sorretta dalla certezza della possibilità di guarigione. ll libro delle pietre è una delle parti del trattato sopra citato e nella nostra epoca, a prima vista, può far sorridere sia i geologi sia gli studiosi di medicina alternativa, è invece ricco di informazioni utili ancora oggi per i ricercatori che conside- rano le gemme come creature vive che svolgono la funzione di accumulatori e trasmettitori delle energie sottili emanate dai quattro elementi: terra, aria, acqua e fuoco. Le affermazioni di Ildegarda circa la formazione e l’utilizzo dei cristalli, delle pietre preziose e dei minerali non pregiati, accomunati tutti sotto il nome di 2/04/8 da un punto di vista strettamente scientifico non si possono certo condividere, ma 7 dal punto di vista dell'accumulo e della trasmissione del- “anergia sono a mio parere quanto meno interessanti. Se si acgsita il fatto che l'universo sia formato dall'insieme di energie di vario tipo e che dalla loro combinazione nascano tutte le possibili forme di esistenza, allora non è difficile accettare che i minerali siano forme cristallizzate di varie combinazioni energetiche. Poiché ogni malattia fisica o psichica è sempre la conse- guenza materiale di uno squilibrio più sottille a livello del cAmRO energetico (aura), utilizzando l'energia delle pietre è possibile riportare l'equilibrio necessario affinché si ristabilisca il benessere nel corpo, nella mente e nello spirito. SANA, llidegarda propone di utilizzare vari minerali in modi diversi a seconda del tipo di squilibrio che la persona manife- sa, ma nel suo metodo vi è una particolare costante: l'energia racchiusa nei minerali può essere impiegata nina VOrRO la mediazione di un liquido che ne assorbe le potenzia- vi e le trasmette al malato che lo beve o lo utilizza per impacchi oppure per la preparazione di cibi. è Generalmente consiglia di immergere per alcune ore le pietre nel Vino, O nell'acqua, ma a volte anche nell'olio nell'aceto dai latte, nella birra e nell’urina. Molte volte, sir di sione utilizzata, la pietra viene esposta al sole affinché ne possa assorbire tutti i benefici influssi. In molti occasioni Suggerisce di tenere la pietra in bocca e ne: SasO del calcedonio di appoggiarla su una vena, quindi le Vibrazioni energetiche vengono assorbite anche unita la sa- liva e il sangue. Qu i esto metodo di estrazione dell'energia dei minerali attra- 8 verso un liquido è molto simile alla tecnica di preparazione degli elisir di gemme di cui tratterò più avanti, nella guida pratica all'uso dei cristalli oggi. E' comunque molto importante tenere sempre presente che le indicazioni date circa l’uso delle pietre sono puramente orientative, perché l'efficacia delle gemme varia a seconda del rapporto che la persona sa instaurare con esse. Infatti quando ci si vuole sostenere con l'energia di un cristallo, sia preparando un elisir sia per contatto diretto, sarebbe opportuno scegliere il minerale verso il quale ci si sente intuitivamente attratti in quel preciso momento, poi purificario, prenderlo con amore e rispetto tra le mani e rivolgergli la richiesta di aiuto attraverso un intenso pensiero. Infine immergerlo nell'acqua di fonte, se si desidera ottenere l'elisir, oppure appoggiario sulla parte del corpo che ci sembra essere la più opportuna o tenerlo in mano o in bocca. Più l'intensità di pensiero è forte, più l'energia della pietra si attiva ed inizia ad espandersi nell'acqua o nel corpo a seconda dei casi. I medici medioevali, gli alchimisti e anche santa Ildegarda vedevano la malattia come la conseguenza di un errore nel modo di vivere dell’uomo, quindi attribuivano all'uomo stesso la responsabilità delle sue sofferenze e della sua possibilità di guarigione. Successivamente, con lo sviluppo della scienza e della tecnica, il rapporto tra l'essere umano e la sua salute 3) stato considerato sempre meno stretto fino al punto in cui la 9 malattia è stata vista come qualcosa di assolutamente indi- pendente dal tipo di condotta e di personalità dell’individuo. Con l’avvento della medicina psicosomatica questo errore in parte è stato corretto, ma solo quando la recentissima medicina olistica, che considera l'uomo come un'unità indivisi- bile, si sarà sufficientemente sviluppata e diffusa, ogni indivi- duo avrà la Consapevolezza di essere responsabile di tutto ciò che gli succede, quindi sarà anche in grado di modificare la propria personalità, il proprio modo di pensare e di agire per vivere in equilibrio armonico con l'universo intero e di utilizzare le energie cosmiche necessarie al mantenimento del proprio benessere fisico, psichico e Spirituale. Tali energie sono le componenti essenziali di ogni forma Creata: dei minerali, dei vegetali, degli animali e quindi anche dell'essere umano. Chi conquista la Consapevolezza di essere una cellula del- l'universo, un microcosmo a immagine e somiglianza del macrocosmo, sviluppa la Capacità di autoguarigione attingen- do le energie da se stesso e da qualsiasi altra forma di vita. Le pietre, come le chiama lldegarda, possono essere meravi- gliosi amici, strumenti di guarigione del corpo e dello Spirito, a condizione che chi le utilizza non deleghi loro la responsabilità del proprio benessere, Sarebbe un grave errore deviante utilizzare i cristalli come si utilizzano i farmaci: non si otterrebbe alcun risultato positivo. Essi infatti sono tramiti che permettono alla creatura soffe- rente di nutrirsi dell'Amore divino e attraverso questo di procedere nella propria evoluzione Spirituale con sempre Maggior consapevolezza e senso di responsabilità, tra- 10 tendini sformando e adattando la personalità alle esigenze dell anima i una disarmonia tra i i è la conseguenza di u I Poiché ogni malattia , api la personalità e l’anima, migliorando il rapporto tra quest | i ano | componenti dell'essere umano automaticamente SI mm | isi ichica e presupposti per il miglioramento della salute fisica, psic spirituale. Cristina Aprato 11 INTRODUZIONE Ogni pietra contiene grande calore e umidità. Di fronte alle pietre preziose il diavolo retrocede spaventato. Egli le odia e le disprezza, perché si ricorda che già brillavano prima che precipitasse perdendo la magnificenza conferitagli da Dio e inoltre perché esse nascono dal fuoco, nel quale sconta la sua colpa. Infatti, secondo il volere divino, venne vinto per mezzo del fuoco e precipitò nel fuoco, perciò viene vinto anche per mezzo del fuoco dello Spirito Santo, che al suo | primo alitare sottrae gli esseri umani alla sua vendetta. Pietre preziose e gioielli nascono in Oriente, e precisamente nei luoghi in cui il calore del sole è particolarmente intenso, perché in quelle zone, data la calura solare, le montagne sono bollenti come il fuoco. Anche i fiumi che colà scorrono ribollono continuamente a causa del calore solare molto intenso, perciò, se laggiù i fiumi talvolta straripano, ingrossano e lambiscono queste montagne cocenti, se dunque le montagne per il gran calore sono infuocate, allora al contatto con l’acqua dei fiumi formano in alcuni punti, dove l’acqua tocca la roccia cocente, una specie di schiuma, vale a dire che fumano e sfrigolano come ferro bollente o come una pietra bollente quando gli si versa sopra dell’acqua. 13 Questa schiuma rimane là attaccata come una sanguisuga e in tre- quattro giorni indurisce diventando pietra. Quando poi la piena si ritira e la massa d’acqua rientra nell'alveo, gli schizzi di schiuma che sono rimasti sulle monta- gne in diversi punti asciugano, grazie al calore del soie, a seconda delle diverse ore del giorno e delle diverse tempera- ture, perciò a seconda della temperatura durante il periodo di essiccazione ricevono anche i rispettivi colori e le rispettive proprietà. In seguito al processo di essiccazione si induriscono fino a diventare pietre preziose, si staccano come squame dai numerosissimi luoghi in cui hanno avuto origine e cadono nella sabbia. Se poi viene di nuovo una piena, i fiumi raccolgono molte di queste pietre e le trasportano in altre zone, dove infine vengono trovate dagli uomini. | monti suddetti brillano, limpidi come la luce del sole, per le molte grosse pietre preziose che nascono in questo modo. Le pietre preziose traggono dunque origine dal fuoco e dall'acqua, perciò contengono anch’esse calore e umidità. Possiedono inoltre molte proprietà attive, quindi con esse si possono fare molte cose buone, onorevoli e utili all'uomo. Le pietre preziose non si prestano però ad essere utilizzate come mezzi finalizzati alla seduzione, alla lussuria, all’adulterio, all'inimicizia, all'omicidio e Simili, cose peccaminose e contro natura per l'essere umano, perché la loro essenza cerca tutto ciò che è onorevole e utile e biasima la cattiveria e la malvagità dell’uomo. Infatti anche le virtù respingono i vizi e allo stesso modo i vizi non possono fare causa comune con le virtù. 14 Ci sono però anche altre pietre. Esse non ZE RUS stesse montagne e nel modo descritto, hanno bensi voga da qualche altro materiale privo di valore. Con aa pa con il consenso di Dio e conformemente alla loro nepiauiiva natura, fare sia del bene sia del male, RE Dio cena per così dire adornato il primo angelo con Sigle ici Lucifero le vide risplendere nello specchio della PDA n da ciò ricevette la sua conoscenza. Per mezzo di quelle sini nobbe che Dio voleva ancora creare molte cose meravi- gliose, allora divenne presuntuoso, perché lo spiencore calle pietre che si posava su di lui risplendeva in tua ed egli si mise in testa di potere come o anche più di Dio. he questo la sua magnificenza si spense. Ma come Dio trasferi Adamo in una situazione migliore, così non lasciò sid lo splendore e i poteri delle pietre preziose svanissero, bensi NERE che sulla terra esse venissero apprezzate e lodate e servissero come rimedi per guarire. 15 LO SMERALDO Lo smeraldo cresce al mattino presto e precisamente all'alba, quando il sole diventa vigoroso e inizia il suo percorso. A quell'ora l'erba sulla terra è particolarmente fresca, perché l’aria è ancora frizzantina e il sole già caldo. Allora le piante succhiano la frescura così avidamente come un agnello il latte, al punto che il tepore del giorno basta a malapena a scaldare e ad alimentare la frescura e in tal modo esso ha un’azione fecondante e può produrre frutti. Lo smeraldo è perciò un mezzo efficace contro tutti gli acciacchi e le malattie dell'uomo, perché è prodotto dal sole e la sua materia trae origine dall’aria fresca. Chi dunque soffre di dolori al cuore, allo stomaco o al fianco porti con sé uno smeraldo per riscaldarsi e si sentirà meglio. Se però i dolori dovessero peggiorare al punto da non poter più resistere agli accessi della malattia, allora metta subito in bocca lo smeraldo e lo bagni con la saliva. Poi, alternativa- mente, deglutisca e sputi la saliva riscaldata dalla pietra e allo stesso tempo rispettivamente raccolga e distenda il proprio corpo. Gli attacchi improvvisi di quella malattia si placheranno sicuramente. | Se una persona ha un attacco di epilessia, cade a terra e perde consapevolezza, le si metta in bocca uno smeraldo mentre giace a terra e tornerà in sé. E quando si sarà rialzata, dovrà togliersi la pietra dalla bocca, osservarla attentamente e dire: "Come lo spirito del Signore ha riempito 17 il mondo intero, così possa Egli riempire della Sua grazia ini la casa del mio corpo, affinché non tremi mai più!" - ammalato dovrà ripeterlo per nove giorni susnssshi di ostina, e guarirà. Dovrà portare sempre con sé questa pietra, guardarla ogni mattina e, mentre la osserva pronunci re “ parole suddette. Allora potrà venir risanato. | tei Chi soffre di terribili mal di testa tenga la pietra vicina alla bocca ea scaldi con il suo alito facendola diventare umida Con la pietra inumidita si sfreghi poi le tempie e la fronte Poi la metta in bocca, la tenga circa un’ora e si sentirà red Inoltre chi ha molto muco e saliva riscaldi del buon ua metta poi un panno di lino sopra un recipiente e vi pas sopra lo smeraldo. Versi sulla pietra il vino caldo, facendolo in tal modo filtrare dal panno e ripeta questo procedimento più volte, come quando si vuol preparare una lisciva. Con questo vino e con farina di fagioli prepari poi una pappetta e ne mangi spesso. Beva spesso il vino così preparato. Ciò renderà la mente di nuovo lucida e diminuirà il ny saliva. uh Chi hai I vermi* metta sull’ulcerazione un panno di lino, ci aghi sopra lo smeraldo e sopra altri panni, come mene utilizza un ferro da ricci. Ciò serve a riscaldare la pietra ° g ——_—___ * î E' probabile che l’autrice si riferisca ad una ferita purulenta [N. d. T.] 18 IL GIACINTO Il giacinto nasce durante l'ora prima* dal fuoco, quando l’aria è solo leggermente calda. E° piuttosto di tipo aria che fuoco, perciò reagisce anche all'aria e talvolta adegua il suo colore naturale all'aria. Tuttavia è anche di fuoco, proprio perché deriva dal fuoco. Chi è cieco, ha gli occhi offuscati 0 purulenti tenga il giacinto contro il sole. La pietra rammenterà subito che proviene dal fuoco e si riscalderà velocemente. Poi la inumidisca un po' con la saliva e la ponga immediatamente sugli occhi per riscaldarli. Lo faccia spesso e gli occhi torneranno limpidi e sani. Se una persona vaneggia o è stregata da formule magiche e diventa pazza, si prenda una pagnotta di frumento ancora calda, si intagli la crosta superiore a forma di croce, senza però tagliare completamente il pane, si passi poi la pietra in senso verticale attraverso il punto inciso e si pronuncino queste parole: "Il Signore, che sottrasse al diavolo la preziosi- tà delle pietre, perché questi aveva infranto il Suo ordine, allontani anche da te, N**, ogni vaneggiamento e magia e ti liberi dalla sofferenza di questa pazzia!" Poi si passi ancora una volta la pietra attraverso il taglio che incide il pane oriz- * Il giorno era diviso in 12 ore, dall'alba al tramonto, cioè all'incirca dalle 6 alle 18, e le ore variavano di lunghezza secondo le stagioni. Termine fisso era l’ora sesta, cioè il mezzogiorno. Le ore notturne erano invece calcolate secondo i 4 turni di sentinella, ciascuno di circa 3 ore, dalle 18 alle 6 del mattino N. d. T.]. ** Inserire qui il nome dell’ammalato. 19 zontalmente e si dica: "Come lo Splendore che il diavolo aveva gli fu tolto a causa del suo peccato, così anche questa pazzia che ti tormenta con vaneggiamenti e formule magiche, N*, ti venga tolta e si allontani da te!" Poi si dia da mangiare all’ammalato un pezzo di pane prelevato da entrambe le parti del taglio attraverso il quale è Stato fatto passare il giacinto. Se egli però non riesce a mangiare il pane di frumento a Causa della sua debolezza fisica, allora si benedica del pane azzimo con il giacinto, pronunciando le parole Suddette, e poi glielo si dia da Mangiare. Inoltre si passi la pietra, nella stessa forma a croce, in tutti i cibi caldi che l’ammalato riceve da mangiare, quindi nella carne, nelle vivande calde e in tutte le altre. Le si benedica con il segno della croce e le parole citate. Lo si faccia spesso e l’ammalato Quarirà. Anche chi soffre di disturbi al Cuore faccia il segno della croce sul proprio cuore con il giacinto, pronunci le parole Citate e si sentirà meglio. ____—_—_—_—_—_—_—r———— * Inserire qui il nome dell’ammalato. 20 L’ONICE i il cielo l’onice è calda. Cresce durante l'ora terza con il | , ° i i, cioè do il sole splende mo i o di nubi, cioè quan fittamente copett | danni caldo, ma è velato da diverse nubi, così che esso, a "pr della massa d’acqua, non riesce ad vige pin ar splendere. L’onice non contiene una gran quantità di solare, ma in compenso ha il calore dell'aria. usi Ha origine dal sole e si rafforza per Mezzo delle sn î Per questo motivo esercita un'azione potente contro I i ‘aria. | | malattie generate dalla | | e Chi ha gli occhi deboli o soffre di forme d’ulcera agli art dint 6 ua A versi del buon vino genuino in un recipiente di pron N ice i i ve la lasci Imm lai 'onice in questo vino e / o acciaio, metta l’onic ! | prep da quindici a trenta giorni. Tolga poi la pietra, MA las stai nello stesso recipiente e con esso ogni nove si cosparg po’ le palpebre. Gli occhi ritorneranno Salle | sinti Chi è malato di cuore oppure ha dolori al fianco in nf Ùt Pr l’onice nelle sue mani o vicino al corpo, poi in un i p nea i Î ipiente dal fuoc i vino, tolga il recipi riscaldi sul fuoco del bce i i i in modo che l'esalaz "oni vapori del vino, In tenga l’onice sopra | uu " il vi metta l’onice n i i coli con il vino. Poi ne della pietra si mes | one vino bollente e lo beva immediatamente. | disturbi al cu al fianco cesseranno. | | ssoora Chi ha dolori di stomaco prepari del vino paglia si descritto, poi lo unisca a uova di gallina e a farina faccia una minestra. 21 La prepari e la mangi spesso e lo stomaco verrà ripulito e risanato. Chi ha dolori alla milza cuocia della carne di capra o di agnello e mangi questa carne cotta nel vino e preparata con l'onice nel modo suddetto, come del resto generalmente si fa quando si vogliono mettere sott'aceto certi cibi. Se lo si ripeterà spesso, la milza guarirà e non gonfierà più. Chi ha la febbre molto alta metta l'onice per cinque giorni nell'aceto, poi la tolga e condisca con quell’aceto tutti i cibi che mangia. La febbre diminuirà e Scomparirà con facilità, perché il benefico calore dell’onice unito al calore dell’aceto elimina tutte le linfe del Corpo* nocive dalle quali deriva la febbre. Chi soffre di depressione osservi intensamente la pietra, poi la metta in bocca e la depressione passerà. Anche nel caso in cui la peste bovina colpisca e uccida i manzi, si scaldi sul fuoco una pentola d’acqua, la si tolga dal fuoco e si tenga l’onice sopra il vapore acqueo, in modo che l'esalazione della pietra si mescoli con l'acqua. Si lasci la pietra per tre giorni in quest’acqua, poi la si tolga e si dia l'acqua da bere ai manzi. Si asperga con essa anche il foraggio, lo si mescoli con la Crusca e glielo si dia da Mangiare. Più spesso lo si farà, tanto meglio! * Fu il medico greco Galeno (129 - 200 d.C. circa) a formulare la teoria degli "umori", una classificazione degli esseri umani secondo il temperamento. | quattro tipi - sanguigno, flemmatico, collerico, melanconico - erano determinati dal prevalere di uno dei quattro fluidi o umori del corpo: sangue, flemma, bile gialla, bile nera. Lo squilibrio tra gli umori, che dipendeva tra l'altro dal calore e dall'umidità, era ritenuto causa di malattie [N. d. T.]. 22 IL BERILLO Il berillo è caldo. Si forma ogni giorno tra Para terza e il mezzogiorno dalla schiuma dell’acqua, che vene tene riscaldata dal sole. La sua forza deriva piu bo: na e dall'acqua che dal fuoco, tuttavia è anche un po' di tipo _ una persona ha ingerito del veleno varia un cibo bi una bevanda, polverizzi subito un po’ di berillo in acqua A fonte o in altra acqua e ne beva mmacialaniente, Lo faccia per cinque giorni, bevendo l’acqua una volta al giorno a peri vuoto. Il veleno verrà vomitato e sputato oppure passer attraverso il suo corpo e verrà eliminato con iù feci. | Chi porta questa pietra sempre con sé, la tn peo in mano e sovente la osserva difficilmente entrerà in disaccordo con altre persone, non sarà litigioso e manterrà sempre la calma. 23 LA SARDONICA La sardonica è calda. Cresce ogni giorno tra la fine dell'ora sesta e poco prima dell'inizio dell'ora nona, dunque essa viene riscaldata dal sole limpido che risplende nella sua Chiarezza, perché a quell'ora l’aria comincia già a rinfrescarsi. Per questo motivo la sardonica è più di fuoco che di aria o di acqua. Per sua natura ha forti proprietà e rinforza i cinque sensi dell'essere umano. Li può far guarire, perché essa ha origine nella chiara luce solare, quando nulla ne offusca la limpidezza. Se una persona si passa la pietra sulla pelle nuda, la mette spesso in bocca facendola accarezzare dal fiato, la toglie e la rimette in bocca, il suo intelletto, le forze spirituali e tutti i sensi fisici ne verranno rinforzati e scompariranno man mano in lei l’iracondia, la stupidità e la dissolutezza. Il diavolo odia questa pietra e la evita a causa della sua purezza. Se un uomo o una donna, per via della loro natura, ardono di un violento desiderio carnale, l’uomo metta la sardonica sui fianchi, la donna invece sull’ombelico e otterranno così un rimedio contro la lussuria. Se una persona ha un violento attacco di febbre e, dopo che questa gli è scesa sudando, si sente meglio, faccia montare questa pietra su un anello, lo porti al dito e non avrà più ricadute. 24 LO ZAFFIRO o zaffiro è caldo. Cresce a mezzogiorno, quando il sole ardente brucia così forte che lo spostamento d'aria, a causa del gran calore, è minimo. Allora lo splendore dei sole, per l'enorme calore che esso contiene, compenetra l’aria in modo tale che detto splendore non è del tutto visibile, come accade anche quando l’aria è un po’ più fresca. Per questo motivo la zaffiro è anche torbido ed è piuttosto di fuoco che di aria o di acqua. Indica il grande amore per la saggezza. Chi ha la cateratta tenga lo zaffiro in mano, lo riscaldi con la mano o con il fuoco e lo ponga umido a contatto del cristallino offuscato. Ripeta per tre giorni, di mattina e di notte, e la cateratta regredirà e scomparirà. Se una persona ha gli occhi rossi per la sofferenza e le dolgono oppure non vede chiaramente, metta in bocca la zaffiro a digiuno e lo bagni con la sua saliva. Poi prenda con il dito un po’ della saliva con cui è stata bagnata la pietra e la passi sugli occhi, più precisamente facendo in modo di toccare anche la loro parte interna. Gli occhi verranno risanati e torneranno a vedere chiaramente. Se una persona è gravemente affetta da gotta al punto da non poter più sopportare i forti dolori di capo e nel resto del corpo, metta questa pietra in bocca e la gotta si calmerà. Anche nel caso in cui si desiderino possedere buone capaci- tà intellettuali e una conoscenza profonda e solida, si metta in bocca lo zaffiro ogni mattina a digiuno, quando ci si alza dal letto. Lo si tenga in bocca all'incirca un'ora, cioè fino a 25 che si è deglutita una sufficiente quantità di saliva con cui la pietra è stata inumidita. Poi la si tolga di bocca, si riscaldi un po' di vino sul fuoco in un piccolo recipiente. Si tenga la pietra sopra il vapore che sale dal vino in modo che sudi e si inumidisca, poi si lecchi con la lingua la pietra umida e si beva di quel vino. In questo modo il vino porterà nel corpo la saliva con cui la pietra è stata riscaldata. Così si otterranno una mente lucida e una facoltà conoscitiva non offuscata da nulla e anche lo stomaco di quella persona ne risulterà risanato. Anche chi è così sciocco da non comprendere nulla, deside- ra essere intelligente, ma non riesce ad esserlo, e chi non ha in mente nulla di malvagio né vuole esserlo lecchi spesso a stomaco vuoto uno zaffiro, perché il suo calore e la sua forza uniti alla saliva calda e umida eliminano le linfe nocive che soffocano le capacità intellettuali delluomo. Così si potranno ottenere buone capacità intellettuali. Anche chi è colto da violenta ira metta subito uno zaffiro in bocca e l'ira si spegnerà, allontanandosi da lui. Se questa pietra viene montata su un anello d’oro purissimo, cioè depurato, privo di qualsiasi difetto di materiale, e se sotto la pietra non c’è nient'altro che oro, si metta in bocca l'anello d'oro senza difetti nel quale è stata incastonata la pietra come se fosse un rimedio per guarire e non nuocerà. Se però oltre all'oro c'è qualche altro materiale, l'anello non avrà effetto e non dovrà neppure essere messo in bocca, perché contiene impurità. Se una persona è posseduta da uno spirito maligno, si metta uno zaffiro nella terra, poi si metta la terra in un 26 sacchetto di pelle, lo si appenda al collo e si dica: "O tu, spirito abbietto, vattene subito da quest'uomo, immediata- mente come al tuo primo peccato la magnificenza del tuo splendore se ne andò da te!" Lo spirito maligno sarà costretto a forza a lasciare quell'uo- mo, a meno che questi non sia particolarmente cattivo e malvagio, e l’ossesso si sentirà meglio. Anche nel caso in cui il diavolo susciti l'amore di un uomo per una donna, così che egli, pur senza formule magiche e senza esorcismi diventa pazzo d’amore e si rende importuno a costei, essa versi un po’ di vino sopra lo zaffiro per tre volte, pronunciando ogni volta queste parole: "o verso questo vino con la sua ardente forza sopra di te affinché tu allontani da me la cocente passione di quest'uomo, come Dio sottrasse il tuo splendore al primo degli angeli, che gli fu infedele!" Se non vuole farlo la donna, dovrà farlo per lei qualcun'altro a cui questo amore risulti molesto, facendo bere a quell'uomo quel vino, prima o dopo i pasti, per tre giorni o anche più, sia che questi lo sappia sia a sua insaputa. Anche nel caso in cui una donna si accenda d'amore per un uomo e questo amore risulti a lui fastidioso, egli deve preparare per quella donna il vino con lo zaffiro nel modo suddetto e l’amore focoso cesserà. 27 LA SARDA La sarda cresce di pomeriggio durante le forti piogge, quando in autunno le foglie delle latifoglie cominciano ad appassire. In quel periodo il sole è ancora assai caldo e l’aria fresca e il sole riscalda così la pietra nel suo rossore. Perciò per effetto dell'aria e dell’acqua la sarda è pura e, se il calore è mite, risulta ben temperata. Con il suo potere tiene lontane ripugnanti malattie contagiose. Se dunque una persona a causa dell'una o dell’altra malattia contagiosa o affezione ha dei dolori di capo così forti da diventarne quasi pazzo, si metta una sarda in un berretto o in un panno o in un sacchetto di pelle, lo si leghi sopra la testa e si dica: "Come Dio fece precipitare nell'abisso il primo degli angeli, così allontani da te, N*, questa pazzia e ti restituisca una mente lucida!" In tal modo l’ammalato guarirà. Chi ha l'udito leso in seguito ad una malattia immerga la pietra nel vino genuino, la avvolga ancora umida in un. sottile panno di lino e la infili nell'orecchio sordo. Esternamente prema contro il panno della stoppa molto fine e il calore della pietra penetrerà nell'orecchio. Lo faccia molto spesso e riacquisterà l’udito. Anche chi ha l’itterizia proceda con l’urina e la sarda, di notte, in modo analogo a quello sopra descritto, pronunci le parole suddette, ripeta per tre notti e guarirà. * Inserire qui il nome dell’ammalato. 28 Se una donna gravida sopraffatta dal dolore non riesce a partorire, passi la sarda sui suoi fianchi e dica: "Come tu, pietra, secondo il volere divino risplendesti sul primo angeo, così tu, bambino, esci fuori come colui che splende e rimane in Dio!!' Tenga poi subito dopo la pietra vicina al punto in cui il bambino esce, cioè i genitali femminili e dica: "Apritevi, voi strade e tu soglia della vita, come quando Cristo comparve in veste di Dio e di uomo e aprì i catenacci degli Inferi! Così anche tu, bambino, devi uscire da questa porta senza che tu o tua madre troviate la morte." Si leghi poi la pietra in una fascia e si cinga con essa la donna gravida e questa si sentirà meglio. 29 IL TOPAZIO Il topazio cresce all'ora nona nella calura solare e precisa- mente poco prima dell'ora nona, in quanto il sole, per il calore del giorno e il movimento d’aria, è purissimo e ORGEnES Il topazio contiene poca aria e poca acqua. A Lili e simile all'acqua limpida. Il suo colore assomiglia maggiormente all’oro che al giallo. Oppone resistenza all’eccitazione violenta e al veleno, cioè all'odio e all’avvelenamento. Non li sopporta, così come il mare non può tollerare alcun inquinamento. Se nel pane nella carne, nel pesce o in un altro cibo, nell'acqua, nel tina P in qualche bevanda è contenuto del veleno e un topazio si trova nelle vicinanze, esso comincia subito ad esalare in come il mare spumeggia quando contiene della sporcizia. Perciò, quando si mangia o si beve, si tenga un topazio al dito vicino al cibo e alle bevande e lo si osservi SPERZA, e se nel cibo o nelle bevande c’è del veleno, la pietra inizierà subito a trasudare. Chi ha una cattiva vista metta per tre giorni e tre notti un topazio nel vino genuino, poi di notte, quando va a letto, si passi sugli occhi la pietra, che di conseguenza si è inumidita e precisamente in modo che l’umidità venga leggermente : contatto anche con la parte interna dell'occhio. Poi può riporre nuovamente il topazio e conservare il vino per cinque giorni. In seguito, ogni volta in cui di notte vorrà passarselo sugli occhi, lo immerga nel vino suddetto e lo 30 passi poi inumidito nel modo sopra descritto. Lo faccia spesso e continui a trattare il vino con il topazio per cinque giorni. Questo procedimento rende la vista limpida come il miglior unguento per gli occhi. Chi ha la febbre faccia tre piccoli buchi con il topazio in una pagnotta di pane morbido e ci versi dentro del vino genuino. Quando il vino sarà assorbito, vi versi dell'altro vino, in quantità maggiore al precedente. Poi osservi il suo viso, come in uno specchio, nel vino versato nei piccoli buchi e dica: "io mi osservo, per così dire, nello specchio in cui i cherubini e i serafini guardano Dio, affinché Egli allontani da me questa febbre." Lo faccia spesso e guarirà. Chi ha la lebbra riscaldi ben bene un mattone e ci metta sopra della pula d'avena, in modo che esali dei vapori. Tenga il topazio sopra i vapori affinché trasudi e applichi lesalazione nel punto in cui si manifesta la lebbra. Dopo aver fatto ciò, prenda dell’olio d'oliva, lo mescoli con una terza parte di linfa di violetta e spalmi questo unguento sul punto colpito dalla lebbra, che è stato precedentemente inumidito con l’esalazione del topazio. Lo faccia spesso e le parti infette si apriranno. Se non Muore, il malato migliorerà. Chi ha male alla milza o ha delle ulcere interne € perciò l'interno del suo Corpo, per così dire, imputridisce, metta cinque giorni un topazio in puro vino di gelso. Poi tolga Il topazio e porti il vino ad ebollizione, in modo che esali dei vapori. Tenga il topazio sopra | vapori e lo faccia trasudare, cosicché la sua esalazione si mescoli con il vino. Metta poi la pietra per circa un'ora nel vino riscaldato, la tolga fuori e prepari con il vino una minestra o un brodo 31 IL TOPAZIO Il topazio cresce all'ora nona nella calura solare e precisa- mente poco prima dell'ora nona, in quanto il sole, per il calore del giorno e il movimento d’aria, è purissimo e ORGEnES Il topazio contiene poca aria e poca acqua. A Lili e simile all'acqua limpida. Il suo colore assomiglia maggiormente all’oro che al giallo. Oppone resistenza all’eccitazione violenta e al veleno, cioè all'odio e all’avvelenamento. Non li sopporta, così come il mare non può tollerare alcun inquinamento. Se nel pane nella carne, nel pesce o in un altro cibo, nell'acqua, nel tina P in qualche bevanda è contenuto del veleno e un topazio si trova nelle vicinanze, esso comincia subito ad esalare in come il mare spumeggia quando contiene della sporcizia. Perciò, quando si mangia o si beve, si tenga un topazio al dito vicino al cibo e alle bevande e lo si osservi SPERZA, e se nel cibo o nelle bevande c’è del veleno, la pietra inizierà subito a trasudare. Chi ha una cattiva vista metta per tre giorni e tre notti un topazio nel vino genuino, poi di notte, quando va a letto, si passi sugli occhi la pietra, che di conseguenza si è inumidita e precisamente in modo che l’umidità venga leggermente : contatto anche con la parte interna dell'occhio. Poi può riporre nuovamente il topazio e conservare il vino per cinque giorni. In seguito, ogni volta in cui di notte vorrà passarselo sugli occhi, lo immerga nel vino suddetto e lo 30 passi poi inumidito nel modo sopra descritto. Lo faccia spesso e continui a trattare il vino con il topazio per cinque giorni. Questo procedimento rende la vista limpida come il miglior unguento per gli occhi. Chi ha la febbre faccia tre piccoli buchi con il topazio in una pagnotta di pane morbido e ci versi dentro del vino genuino. Quando il vino sarà assorbito, vi versi dell'altro vino, in quantità maggiore al precedente. Poi osservi il suo viso, come in uno specchio, nel vino versato nei piccoli buchi e dica: "io mi osservo, per così dire, nello specchio in cui i cherubini e i serafini guardano Dio, affinché Egli allontani da me questa febbre." Lo faccia spesso e guarirà. Chi ha la lebbra riscaldi ben bene un mattone e ci metta sopra della pula d'avena, in modo che esali dei vapori. Tenga il topazio sopra i vapori affinché trasudi e applichi lesalazione nel punto in cui si manifesta la lebbra. Dopo aver fatto ciò, prenda dell’olio d'oliva, lo mescoli con una terza parte di linfa di violetta e spalmi questo unguento sul punto colpito dalla lebbra, che è stato precedentemente inumidito con l’esalazione del topazio. Lo faccia spesso e le parti infette si apriranno. Se non Muore, il malato migliorerà. Chi ha male alla milza o ha delle ulcere interne € perciò l'interno del suo Corpo, per così dire, imputridisce, metta cinque giorni un topazio in puro vino di gelso. Poi tolga Il topazio e porti il vino ad ebollizione, in modo che esali dei vapori. Tenga il topazio sopra | vapori e lo faccia trasudare, cosicché la sua esalazione si mescoli con il vino. Metta poi la pietra per circa un'ora nel vino riscaldato, la tolga fuori e prepari con il vino una minestra o un brodo 31 senza l'aggiunta di strutto. La prepari spesso e la beva, così la milza guarirà e la putrefazione interiore diminuirà. Inoltre ogni mattina appoggia il topazio sul tuo cuore e PIRA queste parole: "Dio che è grande sopra ogni cosa e in ogni cosa possa, per il suo amore, non ripudiarmi, bensì conservarmi nella sua benedizione, rafforzarmi e fortificarmi." Fintanto che farai ciò, non ti capiterà alcuna sventura perché l’efficacissimo topazio ha ricevuto da Dio il potere di allontanare dall'uomo ogni disgrazia, poiché esso cresce quando il sole volge al tramonto. 32 IL CRISOLITO Il crisolito cresce di pomeriggio all'ora nona sotto l'influsso dell’ardore solare e dell'umidità dell’aria. In generale racchiude in sé un potere, per così dire, vivificatore, perciò, se al momento della nascita di un agnellino 0 di un altro animale questa pietra si trovasse nelle vicinanze, l’animale verrebbe a tal punto rafforzato dal suo potere da cominciare a cammina- re prematuramente. Se una persona ha la febbre, riscaldi del vino, tenga il crisolito sopra i vapori del vino in modo che la sua esalazio- ne si mescoli ad esso. Beva poi il vino così riscaldato e tenga la pietra in bocca per circa un’ora. Lo faccia spesso e si sentirà meglio. Chi ha dolori al cuore immerga la pietra in olio d'oliva, poi la passi sul punto dolorante e migliorerà. Questa pietra fortifica la conoscenza in colui che la porta con sé. Chi dispone di un solido sapere e di buone capacità deve perciò portarla vicino al cuore e, fino a quando vi rimarrà posata, la sua conoscenza € le sue capacità non si attenueranno, perché il crisolito possiede i suoi poteri per l'influsso delle sette ore* del giorno. Ha origine proprio duran- te queste ore. Anche gli spiriti dell’aria di fronte a questa pietra retrocedono spaventati. * Probabilmente l’autrice si riferisce qui alle ore del giorno in cui il sole è più caldo [N.d.T.]. 33 IL DIASPRO Il diaspro cresce quando il sole, dopo l’ora nona, volge ormai al tramonto. Viene riscaldato dall’ardore solare, tuttavia è più d'aria che d’acqua o di fuoco. Possiede una colorazione varia, perché il colore del sole, quando questo dopo l’ora nona volge al tramonto, muta spesso per le nuvole ormai presenti nel cielo. Se una persona soffre di sordità, tenga un diaspro vicino alla bocca, ci aliti sopra con il fiato in modo che si riscaldi e si inumidisca, poi lo infili subito nell'orecchio e prema della stoppa fine sulla pietra tappando l'orecchio, affinché il calore della pietra vi penetri dentro. Il diaspro cresce sotto l'influsso dello spostamento d'aria fresca. Esso elimina le diverse malattie legate alle linfe del corpo e in tal modo consente di riacquistare l'udito. Anche chi ha molto muco nel naso tenga un diaspro vicino alla bocca e ci aliti sopra con il fiato in modo che questo si riscaldi e si inumidisca. Poi lo infili nelle narici e si tappi il naso con la mano, affinché il calore della pietra possa penetrare nella testa. Gli umori organici presenti nel capo Si scioglieranno molto più velocemente e facilmente e il malato si sentirà meglio. Anche chi ha a che fare con un afflusso violento di linfe al cuore, ai fianchi o in qualsiasi altra parte del corpo, cioè ha attacchi di gotta, metta un diaspro sul punto interessato, lo prema finché diventa caldo e la gotta si calmerà, perché il 34 calore benefico e il potere del diaspro guariscono e placano le linfe fredde del corpo che si riscaldano in modo errato. Se in sogno compaiono tuoni e lampi, è cosa buona tenere con sé un diaspro, così le immagini illusorie e di fantasia eviteranno quella persona e se ne terranno lontane. Quando una donna ha partorito, a partire dal momento in cui il bambino viene al mondo e per tutti i giorni del puerperio tenga in mano un diaspro e durante quel periodo gli spiriti dell’aria cattivi saranno tanto meno pericolosi sia per lei sia per il bambino. La lingua del vecchio serpente si protende verso il sudore del bambino che lascia il grembo materno, perciò esso prende di mira sia il bambino sia la madre. Anche quando in un qualsiasi luogo un serpente emette un respiro, si metta là un diaspro e il suo respiro RERInA talmente debole che l’animale non potrà più essere così dannoso e non comparirà più in quel luogo. 35 IL PRASIO Il prasio cresce quando il sole verso sera ritrae i suoi raggi dalla superficie terrestre e comincia già a cadere la rugiada. Pian piano poi il sole splende sulle rocce del monte sunnomi- nato, facendolo diventare infuocato. Il prasio si forma in questo modo: dal calore del sole, dall'umidità dell’aria e dell’acqua e dalla frescura della rugiada. Chi ha la febbre altissima metta un prasio in un pezzo di pasta di pane di frumento, lo avvolga poi in un panno, lo lasci per tre giorni e tre notti ben legato sul proprio ombelico e la febbre se ne andrà. Chi in seguito ad una caduta o ad una botta si è procurato un'escoriazione in qualche parte del corpo prenda dello strutto vecchio, lo mescoli con salvia e tanaceto in parti uguali e metta il prasio in questo composto. Poi riscaldi il tutto al sole o al fuoco, lo ponga, così riscaldato, sul punto che duole e si sentirà meglio. 36 IL CALCEDONIO Il calcedonio cresce quando, dopo l’inizio del crepuscolo, il sole è già quasi scomparso, ma l’aria è ancora un po' calda. Riceve perciò il suo calore più dall'aria che dal sole. Possiede proprietà benefiche. Se si porta questa pietra, bisogna fare in modo che essa tocchi la pelle e che poggi su una vena. La vena e Il sangue che ricevono il suo calore e la sua forza distribui- scono queste proprietà alle altre vene e al sangue in genere. In questo modo la pietra tiene lontane le malattie dall'uomo e gli dona una grandissima resistenza nei confronti dell'ira- condia. In conseguenza di ciò si comporterà in modo così calmo che difficilmente sarà capace di ferire qualcuno ingiu- stamente. Chi vuol essere calmo e accorto nel parlare ed esporre le sue parole con intelligenza tenga in mano un calcedonio e lo riscaldi con il fiato fino a farlo diventare umido. Poi lo lecchi e riuscirà a parlare alle persone in modo più accorto e conservando la calma. 37 IL CRISOPRASIO Il crisoprasio cresce nell'ora in cui il sole è ormai com- pletamente tramontato. A quell’ora l’aria è più fosca e l’acqua più verdognola del solito, perciò questa pietra sviluppa il suo potere di notte, quando la luna, sotto l’influsso del sole, è nel momento di maggior forza, cioè quando è mezza, non ‘ancora piena. Tenuto conto del suo calore mite, uniforme, si può dire che questa pietra abbia proprietà addirittura forti. Non è troppo calda, bensì moderatamente calda. Se una persona è tormentata dalla gotta in una qualsiasi parte del corpo, metta un crisoprasio sul punto dolente direttamente sulla pelle e la gotta scomparirà. Se una persona è furibonda, posi il crisoprasio sulla gola fino a che la pietra diventa calda. A quel punto non sarà più ‘capace di pronunciare alcuna parola d’ira finché l’ira non si sarà placata. Se questa pietra si trova nelle vicinanze di un veleno mortale, esso perde la sua efficacia, diventando inefficace e debole come acqua, cioè privo di forza. Perde inoltre il suo calore e si indebolisce, quindi non sarà più così dannoso. Chi soffre di epilessia porti sempre con sé un crisoprasio. Gli attacchi notturni, cioè l'epilessia, gli causeranno così meno difficoltà, perché gli spiriti dell’aria non potranno mettere in atto con lui il loro perfido gioco, fargli cioè sputare schiuma dalla bocca tra i dolori. Se una persona è posseduta dal diavolo, si versi un po' 38 d'acqua sopra la pietra e si dica: "O acqua, io ti VARA sopra questa pietra in nome della forza con cui Dio creò il sole insieme alla luna che gli gira intorno." Poi gli si dia l'acqua da bere alla meglio, poiché egli ne berrà solo controvoglia. Per tutto il giorno il diavolo dentro l'ossesso ne sarà tormentato, si indebolirà e diminuirà il suo potere su di lui. Si proceda così per cinque giorni, poi il quinto giorno si prepari con quell'acqua versata sopra la pietra un piccolo dolce simile a pane azzimo e lo si dia da mangiare al posseduto alla meglio. Se non si tratta di un demonio molto potente, abbandonerà quell'uomo. Nel modo che indicherò di seguito è possibile verificare se uno spirito dell’aria è un demone benigno 0 maligno. Se una persona ride volentieri e guarda gli altri benevolmente, allora lo spirito dell’aria è benigno, anche se l'’ossesso talvolta fa scricchiolare i denti. Se invece una persona parla contro la sua volontà e di buon grado di nuovo ammutolisce, se non ride volentieri, se graffia forte con le mani e sputa schiuma dalla bocca, allora si tratta di uno spirito maligno, violento. Per scacciare questo spirito maligno il crisoprasio non è particolarmente indicato, perché un simile demone è malvagio e violento. Tuttavia, se l’ossesso porta questa pietra, lo tormenta e lo indebolisce. Il demone però potrà essere scacciato in un altro modo, se Dio vorrà. 39 IL CARBONCHIO Il carbonchio cresce durante l'eclissi lunare. Se qualcosa gli risulta fastidioso, esso desidera, per così dire, scomparire. Per questo talvolta, quando per ordine divino annuncia carestie, peste o mutamenti nel governo, appare oscuro. Dunque il sole concentra tutta la sua forza nel firmamento, riscalda la luna con il suo calore, la accende con il suo fuoco, la fa crescere e di nuovo rilucere. Mette la sua lingua nella bocca di quella per risvegliaria dalla morte, essendo quella ormai morta. Durante quest'ora si forma dunque il carbonchio, perciò riceve il suo splendore dal fuoco solare, quando la luna cresce, cosicché brilla più di notte che di giorno. E in tal modo cresce finché l’ardore solare lo fa venire fuori. Poiché l'eclissi lunare è rara, anche questa pietra è rara, come il suo potere. Bisogna fare moltissima attenzione nel maneggiarla, utilizzando prudenza e cura. Se una persona è affetta da una malattia, da un attacco di febbre, dalla gotta o da qualsiasi altra malattia e l'equilibrio delle linfe del corpo è alterato, si metta un carbonchio sull’ombelico dell’ammalato a mezzanotte, perché il suo pote- re è particolarmente forte a quell’ora. ' Non lo si lasci però a lungo sull’ombelico, ma solo fino a quando l'ammalato si sente un po' riscaldato dalla pietra. Poi lo si tolga subito, perché il suo potere ha già pervaso quella persona e tutte le sue viscere più intensamente di quanto 40 avrebbe potuto fare una qualsiasi medicina di qualche unguento. Non appena si sente anche solo un piccolo cambiamento nel corpo, si tolga il carbonchio. Se rimane a lungo sull’ombelico dell'ammalato, il suo potere pervade l’intero corpo fino a prosciugarlo. E' così che anca pietra allontana dall'uomo tutte le possibili malattie e le vince. Se una persona ha mal di testa, metta un carbonchio sul capo per un'ora circa, e precisamente fino a quando in quel punto la pelle si riscalda per effetto della pietra, poi lo tolga subito, perché il suo potere avrà pervaso la testa dell’amma- lato più velocemente e più intensamente di quanto avrebbe potuto fare il più raro unguento 0 persino il più raro balsamo. In tal modo il suo mal di testa migliorerà. Se si pone questa pietra sui vestiti o su qualsiasi Rua oggetto, essi si mantengono a lungo e marciscono più difficilmente. Inoltre dove c'è un carbonchio gli spiriti dell'aria non possono mettere in atto il loro inganno, perché essi lo evitano e lo scansano. 41 L’AMETISTA L'ametista cresce Quando il sole presenta un alone intorno mes se avesse un anello. Questo accade quando annuncia qualche cambiamento alla i veste del Signore, cioè Chiesa. nn Quando cresce, cresce in grandi quantità come i ciottoli; per Testo Motivo ce ne sono tante. E’ calda e focosa e un po’ di tipo aria, perché, Quando il sole - come abbiamo detto - ha un alone, l’aria è alquanto mite, S | sa una persona ha delle macchie sul viso, inumidisca Ò i i erp con la sua saliva e passi la pietra così inumidita Sulle macchie. Riscaldi inoltre dell'acqua sul fuoco e vi tenga la pietra sopra, affinché l'esalazione della pietra si mescoli a , I | i sa l'acqua. Metta poi la pietra in quest'acqua e si lavi il vi SO con essa. Lo faccia spesso e la pelle del viso diventerà morbida e avrà un bel colorito. Se i i i Una persona, a causa di un'improvvisa escrescenza GIO presenta un gonfiore in qualche parte del corpo ss ga l'ametista con la saliva e sfiori con la pietra umida utta la zona rigonfia. Il gonfiore man mano diminuirà e scomparirà. ° pd una persona è stata punta da un ragno in qualche punto el Corpo, passi la pietra sulla zona della puntura e guarirà Il nidi e la vipera evitano Questa pietra e il luogo in cui essa si trova. 42 L’AGATA L'agata nasce dalla sabbia di un corso d'acqua che dall’Est arriva fino al Sud. E’ calda e di fuoco, tuttavia riceve più forza dall’aria e dall'acqua che dal fuoco. Quando le acque di quel fiume si abbassano e quindi la sabbia non è più tutta ricoperta dall'acqua, il sole cocente e l’aria pura pervadono una parte della sabbia ed essa diventa così una pietra luccicante. Quando poi l’acqua torna a salire e sommerge la sabbia, stacca la pietra dalla sabbia e la porta in altri paesi. Se una persona è stata punta da un ragno o da un insetto nocivo, ma il loro veleno non è penetrato nel corpo, si riscaldi bene un’agata al sole o-sopra un mattone molto caldo, poi si metta la pietra calda sul punto dolente ed essa asporterà il veleno. La si riscaldi ancora una volta nello stesso modo e la si tenga sopra il vapore di acqua bollente, in modo che la sua esalazione si possa mescolare con l’acqua. Poi si metta la pietra per circa un’ora in quest'acqua, si immerga una pezza di lino nell'acqua e si massaggi con essa il punto del corpo in cui si è stati punti dal ragno o in cui è stato iniettato un veleno. In questo modo la persona guarirà. Se una persona porta un’agata con sé, la metta sulla pelle nuda affinché si riscaldi. La sua forza naturale renderà la persona abile, saggia e intelligente nella conversazione, per- ché l’agata trae origine dal fuoco, dall'aria e dall'acqua. 43 Se un'erba velenosa messa a contatto con la pelle di un uomo può talvolta provocargli in quel punto una pustola o un'ulcerazione, al contrario certe pietre preziose, se vengono messe a contatto con la pelle, con il loro potere possono far guarire un uomo o renderlo ragionevole. Se una persona soffre di epilessia o è sonnambula, porti sempre sulla pelle un’agata e si sentirà meglio. Molto spesso con queste malattie si nasce, ma succede anche che si contraggano a causa della sovrabbondanza di linfe nocive e affezioni. Chi ha l’epilessia metta per tre giorni un’agata nell’acqua, proprio quando la luna è piena, il quarto giorno la tolga e scaldi un po’ l’acqua, ma senza farla bollire. La conservi e cuocia con essa tutti i cibi che mangerà fino alla luna nuova. Metta l’agata in tutte le bevande che berrà in questo periodo, vino o acqua che sia, e le beva così. Lo faccia per dieci mesi e guarirà, a meno che Dio non lo voglia. Chi è sonnambulo metta per tre giorni questa pietra nel- l'acqua, prima del periodo in cui, secondo la sua esperienza, compare il suo disturbo; il quarto giorno la tolga, riscaldi un po' l'acqua e faccia cuocere con essa tutti i cibi che mangerà per tutto il tempo in cui durerà il suo disturbo mentale. Durante lo stesso periodo metta inoltre la pietra in ogni bevanda e poi la beva. Lo faccia per cinque mesi e riacquisterà pienamente la consapevolezza e la salute, a meno che Dio non lo consenta. Quando l’acqua è stata un po' riscaldata dalla forza di questa pietra e con essa l’ammalato si è rinforzato - l’acqua non deve essere bollente in modo che l’ammalato non si 44 aggravi -, tutti i cibi per l’ammalato dovranno venir preparati con essa, anche le bevande, e precisamente secondo lo stesso procedimento sopra descritto. In questo modo le linfe del corpo che causano alla persona in questione il suo disturbo mentale verranno placate dalla forza di queste miscele e dal potere divino. Prima di andare a letto si porti ogni notte un’agata sulla mano aperta, percorrendo la casa prima in lunghezza poi in larghezza, cioè a forma di croce. In tal modo i ladri non riusciranno ad attuare tanto facilmente le loro intenzioni e a portarle a compimento, così nel rubare avranno la peggio. 45 IL DIAMANTE Il diamante è caldo. Ha origine da alcune montagne del Sud quasi scistose e vitree come cristalli. Da queste rocce proviene talvolta un rumore tonante come da un cuore enorme. Poiché il diamante, già prima di diventare grosso, è forte e duro, la roccia della montagna si spacca là dove ce n'è uno ed esso cade come un ciottolo - e anche all'incirca così grosso - nell'acqua. Se però in seguito nello stesso punto di quella roccia si forma un altro diamante, esso è meno potente del precedente. Quando poi i fiumi sono in piena e straripano, trasportano questa pietra in altre zone. Esistono persone che per loro indole o per influenza del demonio sono cattive, perciò preferiscono tacere. Quando però parlano hanno uno Sguardo tagliente e talvolta escono Quasi di senno, come se fossero pazze, ma riassumono poi velocemente il loro contegno. Queste persone devono tenere in bocca spesso o sempre un diamante. La sua forza è tale e talmente grande che cancellerà la cattiveria e il male che si annida dentro di loro. Anche chi è malato di mente, bugiardo e facile preda dell’ira tenga sempre in bocca questa pietra. La sua forza lo libererà da questi mali. Chi non riesce a digiunare metta questa pietra in bocca, la sua sensazione di fame sarà meno forte e potrà così digiunare molto più a lungo. 46 Chi è affetto da gotta o ha subito un colpo a (cioè quella malattia che colpisce una metà del corpo In mesa tale che la persona non si può più muovere) metta per un Pr il diamante nel vino o nell'acqua e poi SRL AE vino o quell'acqua. La gottà diminuirà, anche se Èè uns) forte lai far sembrare che le membra vogliano strapparsi. Anche l’effetto del colpo apoplettico sarà meno intenso. | | Anche chi ha l'itterizia metta la pietra nel vino 0 nell'acqua, uarirà. pt così duro che nient'altro lo aupera in pre per questo intacca persino il ferro e lo scalfisce. Poich dunque né il ferro né l'acciaio possono nuocere Dal SU durezza, esso rende l'acciaio talmente duro da non usate a piegarlo; inoltre non si spezza fino a che non lo si taglia. Il diavolo è ostile a questa pietra, perché ea appane resistenza alla sua forza. Per questo motivo egli la disdegna giorno e notte. 47 LA MAGNETITE La magnetite è calda. Si forma dalla bava di alcuni serpenti velenosi che vivono nella sabbia di certi luoghi e in certe acque, tuttavia trascorrono più tempo nella sabbia che nell'acqua. Esiste un tipo di serpente velenoso che vive vicino all'acqua e nell'acqua come una chiocciola e talvolta lascia fuoriuscire la sua bava in un punto della terra dal quale viene ricavato il ferro. _ Se un altro serpente velenoso, che vive anch'esso vicino a quelle acque e in quelle acque e che si nutre della terra da cui si ricava il ferro, vede ciò, si affretta avidamente su quella bava e vi spruzza sopra il suo veleno nerastro. Il veleno pervade la bava con la sua forza. Come conseguenza dell’indurimento e della pietrificazione la magnetite ha perciò il colore del ferro e, per sua natura, lo attrae, perché si forma dal veleno che viene arricchito con la terra da cui si ricava il ferro, Lambendola e scorrendovi sopra, l’acqua che si trova nelle vicinanze della pietra diluisce e riduce il veleno molto potente in essa contenuto. Se una persona è pazza o fuori di sé a causa di qualche vaneggiamento, si bagni con la saliva una magnetite e la si passi così inumidita prima sopra il capo dell'insano e poi in diagonale sulla sua fronte, dicendo: "Tu, male della pazzia, arretra di fronte alla forza con cui Dio mutò il potere del 48 | i : a lla diavolo caduto dal cielo in bene per l'umanità!" Que in sé. persona tornerà i o | | Il fuoco di questa pietra è sia utile sia inefficace, in quanto il fuoco che essa riceve dalla terra contenente NE & 6a mentre il fuoco che riceve dal veleno dei sla è inutile. Se la magnetite viene stimolata dall'umidità e Hal DaIote benefico della saliva umana, doma gli umori organici nocivi che fanno perdere il senno ad una persona. 49 LA TITANITE La titanite è calda. Si forma da una particolare urina della lince e non dalla sua urina in genere. La lince infatti non è un animale smodato, sfrenato e impuro, ma ha, al contrario, una natura equilibrata e controllata. La sua forza è tale che pervade persino le pietre, per questo il suo sguardo è penetrante. | suoi occhi non perdono facilmente la loro facoltà visiva. Non sempre dalla sua urina si forma questa pietra, ma solo quando il sole è cocente e l’aria leggera, mite e temperata. Allora l'animale gioisce del sole caldo e puro e dell’aria buona @ gradevole. Se poi vuole urinare, scava con la zampa un buco nella terra e urina in quel buco. Sotto l’effetto dell’ardo- re solare si forma e cresce così la titanite. Per azione del sole limpido e dell’aria mite, che accarezzano l'animale e lo pervadono tutto, e per effetto del suo umore lieto e della sua grande forza la sua urina è calda. Quando poi viene evacuata, si condensa in pietra e precisamente in modo tale che la formazione di Questa bella pietra, più morbida di altre, avviene nella terra. Se una persona ha forti dolori di stomaco, metta una titanite per circa un’ora nel vino, nella birra, nell'acqua e poi la tolga. Il liquido verrà compenetrato dai poteri di questa pietra al punto che ne riceverà forza. Lo si faccia per quindici giorni. Si dia da bere al malato un po' di quest'acqua, ma non a stomaco vuoto, bensì quando ha già fatto una piccola colazione. 50 Nessuna febbre e nessuna malattia, ad inps di una mortale, potranno essere così forti nello stomaco dell pn to da impedire che esso venga purgato i depurato e che la persona guarisca, a meno che sia già vicina alla para i Questo rimedio deve essere utilizzato solo per | at stomaco e per nessun altro motivo. In en contrario di persona potrebbe non sopravvivere, perché esso o COSÌ potente da colpire il suo cuore e spaccare e far scoppiare la cu ng difficoltà ad urinare e non vi riesce metta la titanite per un giorno in latte di mucca 0 ty pecora, n di capra; poi il secondo giorno la tolga e dna que | atte, cioè lo faccia bollire, e poi lo beva. Se lo farà per cinque giorni, riprenderà ad urinare. SI IL CRISTALLO DI ROCCA Il cristallo di rocca si forma da una particolare acqua fredda di colore quasi nero*. Quando dall'aria viene un freddo gelido che sfiora l’acqua, qua e là essa gela a causa del freddo e diventa come un grumo duro. In altre parole il cuore dell’acqua si condensa, divenendo molto solido. Quando poi il calore dell’aria o del sole sfiora questa massa solida, gli sottrae con il suo calore il compatto colore bianco che ancora possiede, facendola diventare piuttosto chiara, senza però riuscire a scioglierla. Quando poi il freddo torna a farsi sentire, addensa ulte- riormente questa massa e la rende ancora più limpida. l'ammasso è allora così potente da non poter più venir disciolto dal calore, anche se tutto il ghiaccio intorno si scioglie. Così si forma il cristallo, così è e rimane sempre tale. Chi ha occhi deboli riscaldi un cristallo di rocca al sole e lo metta spesso sugli occhi ancora caldo. Poiché per sua natura deriva dall'acqua, esso estrae le linfe nocive dagli occhi e il malato potrà di nuovo vedere meglio. Chi ha le ghiandole giugulari gonfie oppure gli si formano fistole in gola riscaldi la pietra al sole e la leghi poi con una fascia, di giorno o di notte, sulle ghiandole gonfie o sulle fistole. Se lo ripeterà spesso, queste scompariranno. Se una persona ha in gola un’escrescenza carnosa che au- * Lacuna nel testo. Da menta oppure gli ingrossa rapidamente, riscaldi un cristallo di rocca al sole e versi del vino sopra la pietra BEI Ne beva frequentemente e inoltre metta spesso la pela TRA al sole sulla gola sopra l’escrescenza e questa rimpicciolirà. | Chi ha una malattia cardiaca o gastrica oppure dolori all'addome riscaldi al sole un cristallo di rocca e, quando e caldo, vi versi sopra dell’acqua. Poi metta la pietra per circa un'ora in quell'acqua e la tolga di nuovo fuori. Se berrà spesso quest'acqua, sentirà dei miglioramenti al cuore, allo stomaco o alla pancia. Chi è tormentato dall'orticaria riscaldi un cristallo di rune al sole, lo metta poi caldo sui punti dolenti e l’orticaria passera. LE PERLE ne dei fiumi che trasportano acqua salata. Da essi si ormano le perle, perché il grasso oleoso di questi fiumi CRretondla Insieme al sale nella sabbia e l'acqua in superficie viene così depurata. | Questo grasso si lega con il sale e forma le perle. Queste perle sono pure. | p sd rendi dunque queste perle, mettile in acqua e ogni sostanza Pac @ | sedimenti che si trovano nell'acqua si racco- Qlieranno intorno ad esse, così |’ , Così l'acqua in superficie di È Ive pulita e pura. i bela Se una persona ha la febbre, beva Spesso quest’acqua in nni sono state immerse le perle e si sentirà meglio. Chi ha mal di testa riscaldi le perle al sole, le metta poi calde intorno alle tempie, le leghi saldamente con un panno e guarirà. LE PERLE DI FIUME Le perle di fiume si formano da certi molluschi. Questi animali che vivono nel guscio si trovano sia nel mare sia in certi grandi fiumi. Alcuni di questi molluschi vivono sul fondale di tali fiumi e cercano là il loro cibo. Sono leggermente velenosi. Dalla sporcizia che ingeriscono vivendo sul fondale e dal veleno che evacuano si formano delle perle. E' così che nascono. Talvolta esse sono opache, proprio perché questi animali vivono sul fondale di tali acque. In questo caso le perle non hanno pressoché alcuna utilità. Altri molluschi vivono di solito ad una profondità intermedia, dove l’acqua è pulita. Questi animali ingeriscono meno sporcizia, perciò sono anche meno velenosi. Queste perle, che si formano dall'acqua che tali animali ingeriscono e dal veleno che evacuano, sono quindi luminose e chiare, perché ad una profondità intermedia l’acqua è abbastanza pulita. Tuttavia esse non hanno pressoché alcuna utilità a scopo curativo, rilucono solo con maggiore intensità rispetto alle altre e contengono meno veleno. Altri molluschi vivono sulla superficie dell’acqua di questi fiumi, dove si raccolgono schiuma e molta sporcizia. Dalla schiuma e dalla sporcizia in superficie unite al veleno di questi animali si formano delle perle, anch'esse un po’ opache, perché nascono dalla schiuma e dalla sporcizia che si accumulano. Non hanno alcuna utilità ai fini curativi, perché generano 55 malattie nell'essere umano piuttosto che donargli la salute. Infatti se una persona le mettesse in bocca, normalmente contrarrebbe una tale malattia e si ammalerebbe come se avesse ingerito del veleno. Anche se le portasse sulla pelle, così da riscaldare la sua carne, assumerebbe da esse del veleno e in tal modo finirebbe per ammalarsi e avere dei dolori. 56 LA CORNIOLA La corniola deriva piuttosto dall'aria molto calda che da quella fredda. La si trova nella sabbia. Se una persona ha un'emorragia nasale, si riscaldi del vino, vi si metta dentro la corniola, si dia da bere quel vino all'ammalato e l'emorragia cesserà. L'’ALABASTRO L'alabastro non contiene né il giusto calore né il giusto freddo, è per così dire tiepido, perciò non ha pressoché alcun effetto curativo. 57 LA CALCITE La calcite è calda. Se la si riscalda, si ottiene la calce viva, perciò anche la calce viva è calda. Quando la calcite viene polverizzata attraverso il riscalda- mento, diventa ancora più potente e con il suo fuoco lega insieme la terra e la sabbia. Se una persona o un animale ha mangiato della calcite, il suo calore intenso gli nuocerà e lo farà ammalare. Ma se una persona ha un verme che la rode da qualche parte, prenda della calcite e una quantità doppia di creta, prepari con esse e con dell’aceto o del vino una pappetta non densa e la spalmi con una piuma sul punto in cui sente dolore a causa del verme. Ripeta questo trattamento ogni giorno per cinque giorni, poi prenda una certa quantità di aloe e una terza parte di mirra, le triti insieme e, aggiungendo della cera fresca, prepari una pomata che stenderà su un panno di canapa. Lo tenga legato per dodici giorni sul punto dolente, perché la calcite è calda e la creta è fredda e in tal modo il calore della calcite si mescolerà con il freddo della creta, come pure con il calore e il sapore forte del vino, e ucciderà i vermi. Il calore dell’aloe rafforza la mirra, fa fuoriuscire il pus dalle ulcere e risana il punto ammalato. 58 LE ALTRE PIETRE Le altre pietre, che si Sono istoni in ale 5 d ghia vario tipo e che ricevono le loro Shieiantn qualità e de colori dal terreno in cui nascono, nari SI prestano in n particolare ad essere usate come rimedi MORAL, per prensa il marmo, l’arenaria, il calcare, il tufo, le pietre aznani e simili, perché contengono o troppa umidità o Nappa TA do di La prima non si attenua neppure: san Il mint da siccità, la seconda non riceve umidità neppure dal g grado di umidità. 59 Cristina Aprato Guida pratica all’uso dei cristalli oggi PREMESSA dI Oggi vi sono molte scuole esoteriche nelle quali è possibile apprendere vari metodi terapeutici con i minerali. Personalmente devo ringraziare Baba Bedi, responsabile del Centro di Filosofia Acquariana di Milano, e Udjana Gianni Platamone, discepolo di Osho Rajneesh, per aver guidato il mio cuore sulla via della conoscenza delle pietre. Baba mi ha insegnato a "sentire" le vibrazioni terapeutiche dei minerali attraverso la contemplazione; Udjana mi ha insegnato a "giocare" con le pietre, cioè ad instaurare con esse un rapporto di semplice e gioiosa collaborazione. Successivamente ho approfondito e rielaborato le cono- scenze acquisite in materia per poterle associare, come tecniche complementari, alla floriterapia del dottor Bach e per riequilibrare i chakra. Ciò è stato possibile soprattutto con- frontando le mie sensazioni e percezioni a contatto con diversi minerali con quelle di amici e collaboratori interessati a questa ricerca. Desidero sottolineare ancora una volta che le indicazioni da me fornite in merito ad ogni pietra sono orientative, non assolute, e invito gli interessati a portare il loro contributo originale alla ricerca, lasciandosi guidare dall'amore, dall’intui- 63 iù a Ione e dalla sensibilità nella sperimentazione, perché sul an ini ndo e sulle potenzialità dei minerali vi è sicuramente ancora moltissimo da scoprire. Purificazione Prima di iniziare ad utilizzare un minerale o dopo averlo | utilizzato per un certo tempo, bisogna purificarlo immergendo- o lo in acqua corrente per alcune ore (almeno due), meglio se il per una notte intera. L'acqua possiede la proprietà di purifi- | ! care, cioè di trasmutare le energie negative in positive. i Per sd ripetermi troppe volte durante l'esposizione delle proprietà dei cristalli, riporto qui di Seguito, una volta NA alcune semplici pratiche per la loro beificazione nin Pa @ ricarica. Inoltre indico la relazione tra le lare Much (colori) pl chakra maggiori e tra questi ultimi e le dita boni | mano. Infine riporto le corrispondenze astrologiche dei colori. Attivazione ll potere energetico di qualsiasi cristallo si può risvegliare | tramite l'energia del pensiero. Come ho già spiegato nella prefazione al libro di Iidegarda, si prende il minerale tra le | mani con amore, lo si accosta al cuore e gli si rivolge la | richiesta di aiuto attraverso un pensiero intenso. Più l'intensità di pensiero è forte, più l'energia del cristallo si risveglia, quindi più forte sarà il suo effetto terapeutico. Ricarica Quando un cristallo ha donato per un certo tempo la sua | energia, ha bisogno di essere ricaricato (oltre che purificato) | per poter continuare ad emettere i suoi benefici influssi. | A questo scopo si espone per due O tre ore al sole o alla luna (meglio se per un giorno o per una notte), a seconda delle proprietà energetiche che possiede. Generalmente le 65 pietre ros : l ata pig blu, bianche e trasparenti vanno azzurre vanno espost ‘© quelle verdi, rosa, viola, gialle © intenso è meglio non ” veline sanre perché potrebbe Pn Peppo alla luce diretta del sole, suifieisate Best car le 0 cambiare colore; in questi casi è porla all'ombra in una giornata serena. Le pietre e i chakra tutti gli squilibri pri prima anco fisico. ra. en8 a luce tano SSI Compaiano nel corpo L'aura è co m ù perni prynd da Varie fasce (o Corpi sottili) sovrappo i rpo fisico, che j forme divers assumono colorazioni e i e dello stato di a Seconda degli stati d’animo dell'armonia e coscienza che | | i a Creatura vive i mento, quindi vive In quel mo- | Viscid Na presentano una gran varietà di colori ì ° O e_» . î . . collegare i cor Neo di energia che hanno la funzione di sviniatici A Sottili al corpo fisico e di regolare lo scambio a Creatura e l’ambi ambiente i Nell’essere esterno e vicevers umano ve re . ni l sono migliaia particolarmente i ‘a , ma sette sono saliti ai bia ‘portanti (i vortici magni) perché sono colle In 4 . ’ - ine n Parata a secrezione interna, dalle quali ell'uomo. Ognu l'as no di essi h dl energetica specifi : a una potenzialità g pecifica, quindi vibra ad una particolare frequenza 66 chme corrisponde ad un determinato colore. In base alla coprrispondenza del colore è possibile stabilire quali cristalli scono adatti a riequilibrare eventuali squilibri dei chakra e degli onrgani o degli stati d'animo ad essi collegati. 1°° chakra (gonadi, ovaie) - è situato alla base della colonna veartebrale, perciò è detto anche plesso sacrale. Vibra di una lusce rossa; è collegato agli organi della riproduzione, agli isstinti, alluso della volontà e dell'intensità nell'azione. Sono aedatte le pietre rosse. 2>° chakra (surrenali) - è situato nella zona pubica, vibra di uuna luce arancione, è collegato ai reni, alla vescica, all’inte- sètino crasso, alle emozioni, in particolare alla paura. E° reesponsabile delle scelte legate allo sviluppo fisico. E’ riequili- torato dalle pietre arancioni. 3° chakra (cistifellea) - è situato appena sopra l'ombelico ed & chiamato plesso solare, perché è il crogiuolo energetico del corpo umano. Vibra di una luce gialla, è collegato al fegato, sall’intestino tenue, alla milza, al pancreas, allo stomaco, alla rabbia, alla consapevolezza di sé, alla capacità di mettersi in rapporto con gli altri e con il mondo in generale, all'intuito. $Sono indicate le pietre gialle. «4° chakra (timo) - è situato tra le mammelle all'altezza del ‘cuore. Vibra di una luce verde, è collegato al cuore e al sistema circolatorio, ai polmoni, alla crescita dei tessuti, all'espansione della personalità, alla capacità di dare e riceve- 67 re amore, alla consapevolezza dell'unità della creazione, alla compassione, al desiderio di perfezione spirituale. Si riequilibra con le pietre verdi o rosa. 5° chakra (tiroide) - è situato alla base della gola, per questo si chiama anche plesso laringeo. Vibra di una luce azzurra. E' collegato alla gola e alle prime vie aeree, al metabolismo, al sistema nervoso, alla capacità di espressione e di comunicazione non solo verbale, ma anche emotiva e Spirituale. Sono adatte le pietre azzurre o blu. 6° chakra (ipofisi) - è situato al centro della fronte, tra le sopracciglia, è chiamato anche terzo occhio o occhio del- l'anima. Si collega al sistema neuro - endocrino - immunitario, alla comprensione superiore, alla capacità percettiva sottile, alla conoscenza spirituale. Viene riequilibrato e stimolato dalle pietre blu indaco o viola. 7° chakra (epifisi) - è situato alla sommità del capo, nel punto chiamato "delle fontanelle". E’ detto anche chakra della corona. Vibra di una luce violetta. Si collega al processo evolutivo spirituale, regola le funzioni superiori della mente umana. Sono adatte le pietre viola o trasparenti. 68 Corrispondenza tra i chakra e la mano Indice discernimento 2° chakra arancione Pollice volontà 1° chakra rosso 7° chakra amore cosmico viola - bianco Medio equilibrio psicofisico 3° chakra iallo si Anulare affettività 4° chakra verde Mignolo a emotività abc a 5° chakra aZZUuIro _ ENTO e 6° chakra sensitività e E indaco Corrispondenze astrologiche dei colori Per quanto riguarda le corrispondenze astrologiche dei colori desidero chiarire innanzitutto che i pochi accenni qui riportati, che si rifanno all'insegnamento di Denise Madin e Pietro Gentili *, devono servire come stimolo ad una comprensione profonda di questa antica scienza simbolica, piuttosto che come schema rigido da consultare. Tra i simboli a cui l'astrologia fa riferimento ci sono i colori in quanto "luci". Ogni luce, quindi ogni colore, non è che la manifestazione di un aspetto dell'energia dell’Assoluto. Il rosso rappresenta l’energia creativa, l'azzurro quella ricetti- va e il giallo quella spirituale. Dalla mescolanza di questi tre colori primari derivano il verde, l'arancione e il violetto, che esprimono l’unione di due potenzialità diverse (verde = giallo + azzurro; arancione = giallo + rosso; violetto = rosso + azzurro). L'indaco, derivante dalla mescolanza di violetto e azzurro, simboleggia l'incarnazione di Dio nella manifestazione e consente il passaggio delle creature da un piano di co- scienza inferiore ad uno superiore. hi Denise Madin Gentili, Interpretazione dell’Astrologia, Milano, Età di Urano, 1978 Denise Madin Gentili, Astrologia, la via del simbolo, Milano, Riza Libri, 1982 Pietro Gentili, Astrologia - Scienza dello Spirito, Milano, Acanthus, 1987. 70 Le corrispondenze tra colori, pianeti e segni zodiacali, in relazione con le loro caratteristiche simboliche, sono le se- guenti: rosso - Marte - Ariete - Bilancia arancione - Venere - Toro - Scorpione giallo - Mercurio - Gemelli - Sagittario verde - Luna - Cancro - Capricorno azzurro - Saturno - Acquario - Leone violetto - Giove - Vergine - Pesci L'indaco, che svolge come abbiamo detto una funzione evolutiva nell’ambito della manifestazione, corrisponde a Sa- turno, custode e giudice della crescita del creato. Il bianco, sintesi dei sette colori dell'arcobaleno, corrisponde al Sole, la cui luce è un riflesso di quella dell’Assoluto. Per la scelta di una pietra non ci si deve affidare in modo rigido alle corrispondenze astrologiche qui riportate (es.: Pesci = viola = ametista), perché ogni essere umano è una totalità che racchiude in sé tutti i dodici archetipi rappresentati dai | segni zodiacali. Identificarsi esclusivamente con le qualità dei Pesci, solo per il fatto che si è nati con il Sole in questo segno, significa perdere di vista la globalità dell'individuo e disconoscere l'insegnamento vero dell’Astrologia come scienza dello Spirito. Per questo motivo ho sottolineato l’importanza della sensibilità e dell’intuizione nella scelta di una pietra. Le gemme devono guidare la persona verso l'energia corri- spondente alle potenzialità che sta vivendo e sviluppando in un dato momento della sua evoluzione. 71 ACQUAMARINA Caratteristiche - E' una varietà di berillo, trasparente, di colore azzurro più o meno chiaro. Proprietà - Poiché è collegata al 5° chakra equilibra l’'emoti- vità, stimola l’autoespressione creativa, favorisce la chiarezza mentale e dona pace alla mente e al corpo. E' di aiuto nel rilassamento, nella meditazione e favorisce la comunicazione medianica. La sua energia viene potenziata soprattutto dagli influssi della luna, ma può essere esposta all'ombra in una giornata serena, quando si desideri utilizzarla per stimolare la capacità dialettica, l’autoespressione e il canto. E’ in risonanza energetica con i segni zodiacali dell'Acquario e del Leone. Come si usa - Si può portare montata su un anello al dito medio per stabilizzare l'equilibrio psicofisico, all'anulare per equilibrare l'emotività e al mignolo per aumentare la serenità interiore. | Quando si pratica il rilassamento o il training autogeno, può essere di aiuto appoggiaria alla base della gola in corri- spondenza del chakta laringeo, durante la meditazione invece può essere appoggiata in corrispondenza del terzo occhio. Su quest'ultimo punto si appoggia anche quando si desidera potenziare la percezione extrasensoriale e la vista interiore. 73 Questa pietra è anche molto efficace per la purificazione | degli ambienti. 5 sa | | Se una stanza è poco luminosa e spesso sede di incontri di il gruppo (sala conferenze, sede di corsi, aula scolastica, soi | è bene applicare ad un vetro di una finestra una fetta DI Il agata, in modo che l’ambiente possa essere purificato na Il la sua luce da tutti i residui di energie negative (tensione, | paura, ansia, rivalità, ecc.) lasciati dalle persone. Se il locale è sprovvisto di finestre o altre aperture sul- l'esterno, si può appendere al soffitto la pietra tramite una catenella d'argento, di fronte alla porta d'ingresso. In ufficio è molto benefico tenere una fetta di agata sulla scrivania: protegge dalle influenze negative e armonizza. AGATA Caratteristiche - E’ una varietà di calcedonio, da semitra- Sparente fino ad opaco, dalle svariatissime colorazioni e Striature spesso concentriche, a volte con inclusioni cristalline di quarzo. Proprietà - Agisce sui vari chakra e Sugli atteggiamenti mentali a seconda del colore. La proprietà principale e comune a tutti i tipi di agata è quella di sviluppare la capacità di discernimento nelle circo- stanze della vita. | Dona forza a tutti i livelli, perché è un potente energetico. Si può attivare esponendola al sole, ma non ai raggi diretti, perché i colori potrebbero sbiadirsi o cambiare. Non è in risonanza con un particolare Segno zodiacale, in quanto non si trova mai con un colore solo. Ciascuno la scelga seguendo la propria sensibilità. Come si usa - Di solito si trova in commercio tagliata in fette sottili che possono essere appoggiate sulla parte del corpo sulla quale si desidera intervenire. Per la sua caratteristica forma a UOvo, è particolarmente adatta a proteggere la madre e il feto durante la gravidanza. In questo caso si appoggia la fetta di cristallo sul ventre all'altezza del 2° chakra per circa mezz'ora, immaginando, meglio ancora visualizzando, il bambino avvolto dalla luce dell’agata. 74 19 AMETISTA Caratteristiche - Varietà di quarzo dalla colorazione viola più o meno intensa dovuta a tracce di manganese. Sbiadi- sce se esposta all’irraggiamento solare diretto. Proprietà - Agisce sull’epifisi, stimola l’attività cerebrale, in particolare quella dell'emisfero destro, quindi favorisce il ri- lassamento, l'immaginazione, la creatività artistica, la medita- zione e lo sviluppo della Spiritualità. E’ fortemente riarmo- nizzante e riequilibrante. Stimola la percezione dell’ unità co- smica e dell'amore universale. E' collegata in particolare con il 7° chakra, ma si armonizza bene anche con il 6° e si potenzia ai raggi lunari o a quelli Solari indiretti (all'ombra). Astrologicamente si collega con i segni dei Pesci e della Vergine. Come si usa - Si può portare al collo come ciondolo, al mignolo come anello, incastonato in un bracciale al polso sinistro 0 semplicemente in un sacchettino di seta bianca o viola nella tasca sinistra. Se qualcuno desidera meditare con l'aiuto di questa pietra, può comprare in un negozio specializzato una piccola pirami- de di ametista e durante la meditazione appoggiarla in corrispondenza del terzo occhio (se medita in posizione Supina) o del chakra della corona (se medita seduto). In alternativa si può mettere un cristallo grezzo nella stanza . in cui si medita. 76 AVVENTURINA Caratteristiche - E' una varietà di quarzo che può assu- mere colorazione verde acqua (per inclusioni di IS, o rosso bruno con iridescenze metalliche (per inclusioni di mi- ca ed ematite). In cristalloterapia si usa di solito quella verde. Proprietà - Essendo collegata al chakra padre (4) stimola e rafforza il sangue e i tessuti, in particolare quelli muscolari. | Favorisce la comprensione dell'aspetto evolutivo dla espe- rienze della vita e aiuta a sviluppare un atteggiamento emotivo e mentale positivo. Armonizza la mente con h cuore, libera dalla paura e dall’ansia, induce alla comprensione del proprio ruolo e all'indipendenza necessaria per viverlo piena- mente. | La sua energia è potenziata dai raggi lunari. | Non è in risonanza con un particolare segno astrologico, tuttavia per la sua luce verde si può associare al Cancro e al Capricorno. Come si usa - Con l’avventurina si realizzano simpatici gioielli a prezzi contenuti, quindi si può portare come n come ciondolo, come anello all’anulare o come bracciale al polso sinistro. | o Si può anche tenere una pietra grezza sulla propria senvania o nella stanza in cui si lavora; essa dona calma e serenità TT mentale, permettendo di svolgere il lavoro in modo armonico e realizzante. . CALCEDONIO Caratteristiche - Varietà di quarzo in aggregati fibrosi, di PIONS diverso per le impurezze presenti, viene distinto in corniola, agata, eliotropio, crisoprasio, onice. Proprietà - Diverse a seconda delle varietà, sono trattate nelle relative schede. Come si usa - Vedere le schede relative ai singoli cristalli. 78 CALCITE Caratteristiche - E' composta essenzialmente di carbonato di calcio; se pura è incolore e limpida, spesso però si trova con colorazioni diverse (giallo, rosso, brunastro, arancione) dovute alle inclusioni di minerali vari. Proprietà - Equilibra le energie Yin e Yang, le emozioni e la funzionalità dei reni. Dissolve la paura e rilassa. Favorisce la gioia e la luminosità interiore. Interagisce con i vari chakra a seconda delle colorazioni che possiede. La sua energia è potenziata dai raggi solari. Non ha relazioni specifiche con nessun segno zodiacale. Come si usa - Si può utilizzare una pietra grezza, appoggiandola direttamente sulla parte da risanare oppure sul chakra corrispondente al colore. 79 CORNIOLA Caratteristiche - Varietà di calcedonio, da semitrasparente fino ad opaco, di colore rosso e arancione. Proprietà - Agisce principalmente sulla funzionalità dell’appa- rato circolatorio, sui reni e sulla vescica. Stimola i processi di rinnovamento sia a livello fisico sia mentale, quindi favorisce il ricambio, la rigenerazione cellulare, la creatività e la fantasia. E' un potente energizzante, stimola l'energia vitale, la passio- nalità, la sensualità e l'istinto di conservazione. Favorisce l'armonia con se stessi e nei rapporti con gli altri. | A mio parere è collegata con il 1° e il 2° chakra a seconda del colore, ma alcuni ricercatori sostengono che interagisca anche con il plesso solare. La sua energia viene attivata dal sole. E' in relazione principalmente con i segni dell’Ariete e della Bilancia (se rossa), del Toro e dello Scorpione (se arancione). Come si usa - Si può portare al collo come ciondolo o in un sacchetto di seta rossa o bianca oppure appoggiarla sulla parte da trattare. 80 CRISOCOLLA Caratteristiche - Si forma nelle zone di ossidazione di minerali di rame, è opaca, di colore variabile tra il verde e il blu, a volte bruno. Proprietà - E’ collegata con il chakra cardiaco (4°) e con quello tiroideo (5°). Regola il battito cardiaco, in particolare le aritmie, protegge i polmoni, stimola la funzionalità della tiroide, quindi regola il metabolismo e diminuisce la tensione nervosa. Favorisce l’espressione creativa, la gioia e l'equilibrio emotivo, attenua i sensi di colpa e le paure. induce all'amore nei confronti della natura e a ricercare una vita più sana e più armonica. La sua energia viene attivata dal sole. Non è collegata in modo particolare a nessun segno zodia- cale, ma se è verde può essere adatta al Cancro e al Capricorno, se invece è blu al Leone e all’Acquario. Come si usa - Si può portare montata su un anello al dito medio o come ciondolo. In caso di tensione nervosa accompagnata da accelerazione del battito cardiaco si può appoggiare una piccola pietra sul 5° chakra per circa mezz'ora, ripetendo ogni tanto la frase positiva: "Il mio corpo trova il suo ritmo in armonia con la natura". 81 CRISOPRASIO o CRISOPAZIO Caratteristiche - Qualità pregiata di calcedonio dalla colo- ‘azione delicatissima che va dal verde mela all’azzurro acqua, a volte sfumata di bianco o grigio - argento. ?roprietà - Esercita un'azione calmante e rilassante sia a Ivello fisico sia a livello mentale ed emotivo. Dona gioia, fiducia e pace, permette di entrare in comunica- "ione profonda con il proprio essere e con la natura. Stimola a comprensione, la gratitudine e l'amore. | =’ collegato con il chakra del cuore (4°) ed è particolarmente n risonanza con i segni del Cancro e dell'Acquario. -a sua benefica energia si attiva ai raggi della luna. some si usa - Si può portare montato preferibilmente in irgento o in oro bianco, come anello al dito anulare, come pracciale al polso sinistro e come ciondolo o spilla all'altezza Jel chakra del cuore. 82 CRISTALLO DI ROCCA Caratteristiche - Varietà di quarzo, perfettamente traspa- rente. Proprietà - E' collegato con i tre chakra superiori, in particolare con il 7°. Stimola le percezioni superiori dell'anima, risveglia la coscienza e le potenzialità paranormali, aiuta a bilanciare e ad irradiare le energie positive. Amplifica l'energia del pensiero positivo, purifica i corpi sottili. Non è collegato ad un segno astrologico in particolare, perché la sua luce cristallina racchiude tutti i colori dello spettro luminoso e tutte le potenzialità energetiche del crea- to. Si adatta a chiunque sia sulla via della ricerca spirituale e della conoscenza. La sua energia viene potenziata dai raggi del sole e da quelli della luna. Come si usa - Un piccolo cristallo di rocca può essere portato al collo come ciondolo o utilizzato come pendolino radiestesico. Un cristallo di dimensioni maggiori si può tenere in un ambiente che richieda di essere purificato o protetto dalle influenze negative. Si può irradiare energia e riequilibrare i corpi sottili di una persona ammalata tenendo in mano una punta di questo 83 meraviglioso minerale e passandolo per qualche minuto con movimento circolare orario sui vari chakra a partire dal primo. Si armonizzano le energie e si aprono i canali di passaggio distendendosi supini e disponendo un cristallo di rocca ai piedi e uno alla testa, con la punta rivolta verso il corpo, come se questi cristalli fossero i prolungamenti del suo asse. Rimanere poi distesi per circa mezz'ora, durante la quale è consigliabile meditare o almeno praticare una tecnica di rilassamento, per favorire il lavoro dei cristalli. Immergendo un cristallo in acqua di fonte per qualche tempo si prepara l’acqua potenziata *, uno straordinario energetico e purificatore per il corpo, la mente e l’anima. * Vedi Acqua potenziata DIAMANTE Caratteristiche - Costituito da carbonio puro cristallizzato, è la gemma più dura. Se trasparente è molto pregiato, perché ha una particolare lucentezza, dovuta all’elevatissimo indice di rifrazione. La qualità opaca, meno pregiata, viene usata per scopi industriali. Proprietà - Questa gemma ha in sé tutta la forza, la purezza e la perfezione della luce divina. E’ quindi molto potente e deve essere utilizzata con molta cautela e attenzione. Chi non è sintonizzato, profondamente e sinceramente, con la sua purezza e perfezione rischia di ottenere effetti anche rovinosi. Per portarlo bisogna esserne degni. Il diamante è la pietra dei santi, degli illuminati, delle persone sagge e pure di spirito, non è adatto a chi è ancora molto coinvolto dagli aspetti materiali della vita. Favorisce l'innocenza, la fedeltà, l’amore, la compassione, l'intuizione e la sensibilità psichica. Potenzia tutto lo spettro delle energie fisiche, mentali e spirituali. Purifica il corpo fisico e i corpi sottili, elimina la negatività e favorisce la liberazione dell'anima attraverso il compimento del karma. Quindi chi ne fa uso deve essere molto consapevole della responsabilità evolutiva che questa gemma comporta, sceglierla fermamente e vivere in modo coerente alla scelta fatta, altrimenti si troverebbe di sicuro a dover affrontare 85 situazioni ed eventi molto pesanti dal punto di vista umano. E' collegato con tutti i chakra, ma principalmente con il 7°, il chakra della corona. La sua luce splendente si potenzia ai raggi diretti del sole. Non è specifico per nessun segno zodiacale, perché ha in sé tutto lo spettro luminoso e la perfezione della sua luce richiede che l’individualità venga trascesa e che gli opposti e i complementari diventino una cosa sola. La sua risonanza può essere quindi solo spirituale. Come si usa - E’ la gemma più adatta alla meditazione e dovrebbe essere utilizzata solo per questo scopo e non per abbellire il corpo, come avviene nella maggior parte dei casi. 86 DIASPRO Caratteristiche - E’ una varietà di calcedonio, compatto, opaco, i cui svariatissimi colori ed aspetti sono dovuti alla presenza di ossidi e di sostanze organiche. Si possono trovare a volte colorazioni uniformi (bianco, rosso, verde, giallo, marrone e nero), ma quasi sempre sono miste, multicolori con venature, macchie e strani affascinanti disegni. Proprietà - La proprietà comune a tutte le qualità di diaspro è quella di regolare la funzionalità del sistema digestivo, ciascuno poi ha alcune specifiche potenzialità. Diaspro bianco - Favorisce la serenità interiore, il rilassamento e la meditazione. Diaspro rosso - Stimola lo spirito d'iniziativa, la volontà e la vitalità, rafforza il campo energetico della persona, protegge dalle energie negative esterne. Diaspro verde - Dona pace al cuore, rilassa la mente e stimola pensieri e atteggiamenti positivi. Diaspro giallo - Stimola l'intuizione e accresce la capacità di scelta e di discernimento. Diaspro marrone - Stabilizza l’emotività e dona gioia di vivere. 87 Diaspro nero - Induce alla riflessione profonda e alla com- prensione dell'inconscio. Le qualità di diaspro bianco, rosso, verde, giallo sono collega- te ai vari chakra e ai segni zodiacali in base al loro colore. Il diaspro marrone si armonizza con il 2° e il 3° chakra, quello nero con il 1° e non sono collegati in modo specifico a nessun segno. Si possono attivare esponendoli alla luce riflessa del sole (all'ombra) o alla luna. Come si usa - | diaspri si possono portare come gioielli di varia fattura oppure in un sacchetto di seta dello stesso colore. Se le pietre sono troppo grosse, si possono tenere in una stanza, possibilmente non di passaggio. Quando si vuole riequilibrare una disarmonia, si appoggia la pietra sulla parte da guarire. 88 GIACINTO o ZIRCONE Caratteristiche - Varietà di zircone rosso - arancione. E' una pietra molto bella e luminosa, però poco conosciuta. Proprietà - Stimola la volontà e l’intraprendenza, solleva dai disturbi intestinali e dell'apparato uro - genitale. E' collegato con il 1° e il 2° chakra. La sua energia viene potenziata dal sole. | E’ soprattutto adatto ai nati sotto il segno dell’Ariete, della Bilancia, del Toro e dello Scorpione. Come si usa - Si può portare come anello al dito medio 0 incastonato su un bracciale al polso destro. La semplice pietra si può appoggiare sugli organi da riequilibrare. 89 GIADA Caratteristiche - Vengono comunemente chiamate giade la giadeite e la nefrite, due minerali molto simili tra loro, ma strutturalmente diversi. Presentano colorazioni raramente uni- formi: bianco - latte, rosa, aZZUTrO - grigio, lilla, violetto, verde brillante, verde scuro, giallo scuro. Proprietà - Sono in risonanza con i chakra e i segni zodiacali a seconda del loro colore. Si rigenerano alla luce della luna. Sono tutte pietre molto energetiche. Rinforzano i reni, il fegato, il cuore e il sistema circolatorio in generale, purificano il sangue, stimolano i processi rigenerativi. Donano stabilità emotiva, chiarezza di idee, stimolano il coraggio, la giustizia e la saggezza. Inducono all’amore per il prossimo e per la natura. Come si usa - Si possono portare come collane, bracciali o anelli. Se si intende riequilibrare un organo specifico, si appoggia una pietra sulla parte interessata o sul chakra corrispondente. 90 GRANATO Caratteristiche - Viene comunemente chiamata con questo nome la varietà rossa dei granati, il piropo, che presenta appunto un colore rosso rubino 0 rosso cupo. E’ bene sapere però che ve ne sono altre di varie colora- zioni: almandino (violaceo), essonite (giallo scuro © arancione), demantoide (verde oliva), uvarovite (verde sme- raldo) e grossularia (verde smeraldo). Tratterò solo quello rosso, il più conosciuto. Proprietà - E’ la pietra della forza di volontà, induce determinazione e intensità nell'azione. Rivitalizza il sistema riproduttivo e sessuale, stimola l’erotismo e la passionalità. Dà energia al sangue. E’ collegato con il 1° chakra e si ricarica al sole. Si armonizza bene con i segni dell’Ariete e della Bilancia. Come si usa - Si può portare come gioiello oppure, in caso di necessità, lo si appoggia sulla parte da riequilibrare o sul chakra corrispondente. 91 KUNZITE Caratteristiche - E’ la più bella e pregiata varietà dello spodumene, ha generalmente una colorazione rosa molto delicata, ma si trova anche lilla o violetta. Proprietà - Dona equilibrio psicofisico, armonizza la personali- tà e stimola l’amore altruistico. Induce alla tolleranza e alla comprensione. E' collegata al chakra del cuore, se rosa o lilla, e al chakra della corona se di color violetto. Il violetto esercita un'azione rilassante e equilibratrice molto efficace in caso di depressioni maniacali, fobie e angosce. Viene potenziata dalla luce del sole, ma va esposta all'ombra. Si armonizza bene con i segni zodiacali dei Pesci e della Vergine. Come si usa - Appoggiare la pietra sul chakra corri- spondente per circa mezz'ora, in caso di crisi depressive acute anche due o tre volte al giorno, eseguendo contempo- raneamente qualche semplice esercizio di autorilassamento oppure di rilassamento immaginativo guidato, se si dispone della collaborazione di una persona competente in merito. In situazioni normali questa gemma si può portare come anello all’anulare, come ciondolo o come bracciale. 92 LAPISLAZZULI O LAZURITE Caratteristiche - E' una bella gemma blu intenso spruzzata qua e là di piccole scaglie di pirite che la impreziosiscono perché brillano come pagliuzze d'oro. A volte si trovano anche esemplari con inclusioni di altri minerali meno piacevoli alla vista, che rendono la gemma meno pregiata. Proprietà - E' un potente equilibratore del sistema nervoso e del metabolismo. Agisce principalmente sulla tiroide e sulla gola in generale. Favorisce la comunicazione a tutti i livelli, dona chiarezza mentale, stimola la creatività artistica e la sua espressione. Aumenta la percezione psichica e la medianità. Si collega al 5° chakra ed è in risonanza soprattutto con | segni del Leone e dell'Acquario, ma può armonizzarsi bene anche con gli altri segni, quando la persona abbia dei talenti artistici o espressivi da sviluppare. La sua energia è potenziata dalla luna e dal sole. Come si usa - Si dovrebbe portare come ciondolo appeso ad una catenina d’oro girocollo, in modo che si trovi in corrispondenza dei chakra della gola, ma se qualcuno prefe- risce può portarlo come anello al mignolo oppure tenerlo in casa e utilizzarlo durante la meditazione o il rilassamento. 93 MALACHITE Caratteristiche - Ha un colore verde intenso striato in modo curvilineo con zone più chiare e più scure. Proprietà - Stimola la rigenerazione del sangue e dei tessuti, Rinforza il cuore e il sistema circolatorio in generale. Rilassa. Favorisce l’espressione dell'amore verso la natura e le sue creature; dona pace e serenità interiore. Per il suo colore si collega al 4° chakra e ai segni zodiacali del Cancro e del Capricorno. Viene potenziata dai raggi del sole. Come si usa - Si può portare come anello all’anulare o come collana. La pietra grezza si può appoggiare sul chakra durante la meditazione o il rilassamento. Mettendo una malachite sotto il cuscino si dorme meglio. OCCHIO di GATTO Caratteristiche - E una varietà di calcedonio di colore grigio perla con striatura più scura al centro, che dà l'impressione di essere la pupilla di un occhio di gatto. Proprietà - Riduce gli spasmi nervosi, dona chiarezza d'idee e regola l’emotività. Stimola la sensibilità psichica, favorisce l’introspezione, la chiaroveggenza è la medianità. Si collega al 5° chakra e non ha particolari risonanze con | segni astrologici. La sua energia viene potenziata dai raggi della luna. Come si usa - Si appoggia sul plesso laringeo o Sul terzo occhio durante la meditazione. Si può portare come ciondolo appeso ad una catenina d’argento. 95 OCCHIO di TIGRE Caratteristiche - E° una varietà di calcedonio di colore giallo oro con striatura più scura al centro, che dà l’im- pressione della pupilla di un occhio di tigre. Proprietà - Regola la funzionalità della milza, del pancreas del fegato e del sistema digestivo in generale. Dona equi emotivo, riduce l’arroganza e la cocciutaggine, collega la volontà con il potere personale. Stimola la percettività e l'intuizione, protegge dalle influenze esterne. Ùi in relazione con il plesso solare e non ha particolari risonanze con i segni zodiacali. Viene potenziato dall'energia del sole. Come si usa - Si tiene in tasca dentro un sacchetto di seta cm o bianca oppure si appoggia sul plesso solare durante il rilassamento. 96 OLIVINA o PERIDOTO o CRISOLITO Caratteristiche - E' una gemma trasparente dal caratteri- stico colore verde - oliva, da cui prende il nome. Si trova anche in altre tonalità che vanno dal giallo - verdastro al verde intenso. Proprietà - E' collegata con il 2°, 3° e 4° chakra. Agisce positivamente sulle ghiandole surrenali, sul fegato, sul pan- creas e sulla milza. Stimola la funzionalità dei reni e del cuore. E' una potente riequilibratrice delle energie fisiche ed emotive. Accresce l'intuizione e favorisce la crescita persona- le, stimolando lo spirito di iniziativa. E’ particolarmente adatto ai segni dei Gemelli, del Sagittario, del Cancro e del Capricorno. La sua energia si potenzia alla luce del sole non diretta. Come si usa - Si può portare come anello al dito medio. Durante il rilassamento si appoggia su uno dei chakra in risonanza, secondo le necessità, oppure direttamente sul- l'organo da riequilibrare. 97 ONICE Caratterstiche - Varietà di calcedonio che presenta striatu- re o zone alternate bianche, grigie e nere. FIApaoiA - Favorisce l'autocontrollo, la percezione di sé, la COMUNICAZIONE interpersonale, protegge dalle energie toni pit aluta a mantenere la presenza consapevole nel concreto riequilibra l'emotività. Dona equilibrio psicofisico. | E' collegata con il plesso solare e si attiva al sole. Non è in relazione specifica con un segno zodiacale, ma si armonizza con il pianeta Saturno, come tutte le piena: mere Come si usa - Appoggiata sul chakra corrispondente. 98 OPALE Caratteristiche - Vi sono svariatissime qualità multicolori, tutte molto pregiate. L'opale nobile è iridescente, di color bianco - latte; l’opale arlecchino ha fondo grigio o blu scuro € presenta varie macchie colorate, iridescenti, quasi sempre verdi; l'opale di fuoco è invece rosso o arancione, molto trasparente e senza iridescenze. Proprietà - Variano secondo il colre della pietra, ma tutte sono considerate pietre - talismano da molti intenditori. Opale nobile - Favorisce la percezione sottile e la comunica- zione sottile, equilibra il sistema nervoso e l’emotività, dona chiarezza interiore. E’ collegato in particolar modo con il 5° e il 6° chakra, non ha risonanza particolare con un segno zodiacale, ma Si armonizza bene con il pianeta Mercurio. Si attiva alla luna. Opale arlecchino - Stimola la creatività artistica, la fantasia e l'immaginazione. E' adatto alle persone che non riescono ad esprimere la creatività o a quelle che mancano di fantasia e sono prigioniere della loro stessa rigidità mentale. E' collegato soprattutto Con il 5° e il 6° chakra e non ha corrispondenze astrologiche particolari.. La sua energia si attiva alla luna. 99 Opale di fuoco - Stimola l'energia vitale, aumenta il potere personale, la volontà, la passionalità e la sessualità. E° utile soprattutto alle persone flemmatiche, di carattere debole o a quelle che non riescono a vivere la passionalità e la sessualità E’ collegato con il 1° e il 2° chakra ed è in risonanza particolare con i segni zodiacali dell’Ariete, della Bilancia se è rosso, del Toro e dello Scorpione se è arancione. Viene attivato dai raggi solari indiretti. Come si usa - Come anello al dito corrispondente al chakra O appoggiato direttamente sul relativo chakra oppure come ciondolo. L'opale nobile può essere appoggiato sul terzo occhio quando si pratica la meditazione o messo sotto il cuscino durante la notte: sviluppa la sensibilità psichica, favorisce le percezioni sottili e i sogni lucidi. 100 OSSIDIANA a FIOCCHI di NEVE Caratteristiche - Si tratta di vetro vulcanico opaco, nero macchiettato di bianco. Proprietà - Aiuta a vivere spiritualmente, ma "con i piedi per terra", perché collega spirito e materia. | ia Porta chiarezza interiore, equilibrio e armonia. Diminuisce attaccamento e la possessività sviluppando la saggezza e l’amore. Rappresenta la luce che dissolve il buio. Lavora soprattutto a livello del 1° chakra ed è gra a itio le persone che desiderano vivere nel mondo più sa tualmente o a tutte quelle che hanno difficoltà a mantenere il contatto con la realtà materiale. Non è quindi specifica per nessun segno zodiacale. La sua energia si attiva al sole. Come si usa - Si mette una piccola pietra a contatto diretto con un piede, dentro la calza 0 nella scarpa. 101 PIETRA di LUNA O ADULARIA Caratteristiche - Ha un colore bianco - latte con iride- scenze azzurre o grigio - madreperlaceo, trasparente - torbido. Proprietà - Libera dai blocchi emotivi, favorisce la dolcezza e la delicatezza nei rapporti con gli altri, stimola il romantici- smo e l'espressione delle capacità artistiche. Equilibra il sistema nervoso, il sistema linfatico e il metabolismo. Si collega al 5° chakra ed è particolarmente adatta alle donne e agli uomini che desiderano potenziare l'energia Yin, femminile e ricettiva. La sua energia viene fortemente potenziata dai raggi lunari. Come si usa - Come anello si porta all’anulare, se si vuole stimolare il romanticismo, o al dito mignolo in tutti gli altri casi. Per liberarsi dai blocchi emotivi si può anche portare una collana girocollo di pietre di luna, appoggiata sul chakra della gola. 102 cena E QUARZO Caratteristiche - Ve ne sono tantissime varietà di colore diverso: trasparente (cristallo di rocca), bianco (quarzo latteo), rosa, giallo (quarzo citrino), affumicato, con inclusioni (rutilato e tormalinato), viola (ametista), verde - smeraldo (avventurina), verde - mela (crisoprasio). Proprietà - Sono diverse a seconda della varietà. Vedere le schede relative a: Ametista, Avventurina, Crisoprasio e Cri- stallo di rocca. Quarzo latteo - Favorisce la comunicazione a tutti | livelli, equilibra le emozioni, aiuta nelle realizzazioni, rafforza la fiducia nelle proprie capacità e dona la speranza. E’ collegato al 5° chakra e si armonizza con tutti i segni zodiacali. Si attiva alla luna. Quarzo rosa - E’ collegato al chakra del cuore (4°), stimola l’amore, la tolleranza e la dolcezza d'animo verso se stessi e verso gli altri. E' un cristallo particolarmente adatto a chi coordina dei gruppi o insegna, perché favorisce la percezione profonda e la comprensione degli altri e aiuta a mantenere un atteggia- mento equilibrato e saggio. Può armonizzarsi con tutti i segni zodiacali. Si attiva alla luce del sole, ma non diretta. 103 Quarzo citrino - Favorisce la capacità di scelta, l'intuizione, il discernimento, la charezza di idee, aiuta a trovare la strada giusta per la propria evoluzione. E' collegato al plesso solare e stimola la funzione epatica e della vescicola biliare. Si armonizza bene con i segni dei Gemelli e del Sagittario. Si attiva ai raggi indiretti del sole. Quarzo affumicato - E’ un potente energetico, stimola le ghiandole surrenali, i reni e il pancreas, aumenta Ia fertilità, riequilibra l'energia sessuale e favorisce il movimento del- l'energia kundalini. E' collegato con il 1°, 2° e 3° chakra. Si armonizza con tutti i segni zodiacali. La sua energia è attivata dal sole. I Quarzo rutilato (inclusioni di filamenti metallici) - E' un guarito- re più potente del cristallo di rocca, stimola l'energia vitale e rafforza il sistema immunitario, favorisce l'ispirazione e il contatto con l’lo superiore. E' in risonanza con tutti i chakra e con tutti i segni zodiacali. Si attiva al sole. Quarzo tormalinato (inclusioni di tormalina nera) - Favorisce l'equilibrio tra le energie maschili e quelle femminili, protegge dalle intemperanze e dai colpi di testa, aiuta ad equilibrare la tendenza all'estremismo, alla pignoleria e al rigore eccessivo, armonizza gli opposti. E' in risonanza con il 1° e il 7° chakra. _ 104 Si adatta bene a tutti i segni zodiacali. La sua energia si attiva esponendolo al sole e alla luna. Come si usa - Ogni quarzo può essere appoggiato sui chakra o sugli organi corrispondenti oppure utilizzato come gioiello: ciondolo, collana, bracciale. Sono molto potenti le piramidi di quarzo e possono essere utilizzate con le stesse modalità dei cristalli grezzi o tagliati in altre forme, ma la loro energia è più forte, perché potenziata dalla forma piramidale. 105 RODOCROSITE Caratteristiche - E° di color rosa intenso, con sfumature rosse e con macchie nere o grigie o brune. Proprietà - Libera dai blocchi emotivi e psichici dovuti a traumi. Stimola l’attività intellettiva e la memoria. Armonizza la volontà, la passionalità e il coraggio (1° e 2° chakra) con l'amore, la comprensione e il perdono (4° chakra). E° collegata soprattutto con il 1° e il 4° chakra, ma influisce anche sul 2° e sul 3°. E' adatta a tutti i segni zodiacali. Si attiva al sole. Come si usa - Si può portare come gioiello o tenere in tasca in un sacchetto di seta rosa e appoggiaria sul chakra da riequilibrare durante la meditazione o il rilassamento. I 106 RODONITE Caratteristiche - Ha un bellissimo colore rosa, a volte rosa arancione o rosso con macchie nere. Proprietà - Rinforza il sistema immunitario e il sistema nervoso, dissolve i traumi fisici e psichici, riequilibra il campo energetico ai vari livelli, favorisce l'autostima e il rispetto di sé, induce ad agire concretamente in risonanza con l’amore. La rodonite rosa, senza macchie nere, ha la potenzialità di risvegliare e di far vivere la forza della dolcezza. I E' collegata con il plesso sacrale e con il chakra del cuore, ma agisce anche sugli altri. E' in risonanza con tutti i segni zodiacali, ma in particolare con l’Ariete, la Bilancia, il TOro e lo Scorpione. Si attiva al sole. Come si usa - Si porta generalmente come gioiello, perché è una gemma molto bella e pregiata, ma può essere anche portata in tasca in un sacchettino di seta rosa e appoggiata sul chakra da riequilibrare durante la meditazione o il rilassa- mento. 107 RUBINO Caratteristiche - Appartiene ai corindoni, è una gemma di colore variabile dal rosso brillante al rosso cupo o violaceo. Proprietà - Favorisce la rigenerazione del sangue e dei tessuti in generale, equilibra il cuore fisico ed emozionale, stimola l’attività fisica e spirituale, dona coraggio, potere, generosità e altruismo. Eleva gli istinti bassi e raffina le passioni. | E° collegato al 1° e al 4° chakra. | Segni zodiacali in risonanza sono l’Ariete e la Bilancia. | Si attiva alla luce del sole, ma non deve essere esposta ai raggi diretti perché sbiadisce. Come si usa - Montato su un anello si porta all’anulare, può essere appeso al collo come ciondolo 0, se è grezzo, si tiene in tasca in una bustina di seta rossa e si appoggia sul chakra da riequilibrare. 108 SARDA Caratteristiche - Varietà di calcedonio giallo - bruna. Proprietà - Stimola la funzione renale, biliare pei DAT riduce gli spasmi. Favorisce lo sviluppo della capacità Intu À e aiuta a fare le scelte pratiche giuste per ue BSIRIRTO o propria evoluzione. Dona dinamicità, stimola l'intelligenza © | discernimento. mr | E' in relazione con il 3° chakra e con I segni dei Gemelli e del Sagittario. Si attiva al sole. Come si usa - Si appoggia al plesso solare durante il rilassamento. 109 SARDONICA Caratteristiche - Varietà di agata con alternanza di zonatu- re nere o brune e bianche. Proprietà - Se le zonature sono bianche e brune stimola la realizzazione della gioia di vivere attraverso l’espressione delle proprie capacità. Se le zonature sono nere e bianche favorisce l’autoanalisi e | ANOGONI ren zione al fine di permettere la piena realizzazione dei propri potenziali. Protegge dalle influenze negative. E' collegata con tutti i chakra, ma in particolare con il plesso solare, e con tutti i segni zodiacali. La sua energia si attiva al sole. Cc ° lm ; i ome “ usa - Si appoggia una pietra sul plesso solare durante il rilassamento o la meditazione. 110 SMERALDO Caratteristiche - Ha un colore verde intenso ed è senza dubbio la qualità più preziosa di berillo. Perde il suo meravi- glioso colore se viene esposto alla luce diretta del sole. Proprietà - Non è necessario utilizzare una pietra tagliata e lavorata, va benissimo una grezza, meno appariscente, ma ugualmente efficace e molto più economica. E' collegato con il 4° chakra e la sua energia stimola i sogni, aiuta ad usare l'immaginazione per conseguire | mezzi ne- cessari allo sviluppo e alla realizzazione della personalità e della prosperità, risveglia il potere di autoguarigione. Riporta equilibrio energetico nei disturbi circolatori, linfatici, respiratori e in quelli legati alla crescita dei tessuti, comprese le ossa. Inoltre lo smeraldo rappresenta le potenzialità della parte divina che è in ognuno di noi e induce all'amore verso tutte le creature. La sua energia viene potenziata dai raggi lunari. E’ particolarmente in risonanza con i segni zodiacali del Cancro e del Capricorno. Come si usa - Si può portare, secondo i casi, come ciondolo appeso ad una catenina d'oro 0 ad un laccetto di cuoio, in modo che cada all'altezza del cuore, oppure Si può appoggiare direttamente sulla parte del corpo da risanare. Se è montato su un anello si dovrebbe portare all’anulare. 111 TOPAZIO Caratteristiche - Si trova in diversi colori, i più comuni sono: giallo oro, arancione e azzurro. Vi sono poi le varietà rosa e rossa, rarissime e molto pregiate. Proprietà - Variano a seconda del colore. Topazio giallo oro - Stimola la funzionalità del fegato e della vescicola biliare, rilassa, potenzia l'energia vitale e l’attività mentale, armonizza nei rapporti con gli altri, riduce l’'emotività e la tendenza alla rabbia. E' collegato con il plesso solare e con i segni dei Gemelli e del Sagittario. Si attiva alla luce del sole non diretta. Topazio arancione - Stimola i processi rigenerativi e la funzionalità dei reni e delle ghiandole surrenali. Favorisce le trasformazioni e i cambiamenti richiesti dall'evoluzione. Nobilita gli istinti e li armonizza con l’lo superiore. E' collegato con il 2° chakra e con i segni del Toro e dello Scorpione. Si attiva alla luce del sole non diretta. Topazio azzurro - Stimola la sensibilità psichica, la percezione extrasensoriale e la comunicazione medianica, regola la fun- zionalità della tiroide e dell’ipofisi. 112 Rilassa la mente e il corpo e favorisce pensieri positivi. | E’ collegato con il 5° e il 6° chakra. Si armonizza con | segni del Leone e dell'Acquario. La sua energia si attiva alla luna. Topazio rosa - Stimola la capacità di amare e di BOIA gratuitamente, favorisce lo scambio energetico a livello affetti- vo, dona pace e serenità interiore, apre il cuore alla com- prensione del prossimo e alla compassione. E' legato al chakra del cuore e si attiva alla luna e al sole non diretto. Si adatta a tutti i segni zodiacali. Topazio rosso - Ha le stesse qualità e funzioni del rubino. Come si usa - Come gioiello montato su un anello, su un bracciale o come ciondolo. 113 TORMALINA Carattenatiche - Esistono diverse qualità che presentano varie colorazioni: rosa, rosso, viola, azzurro, giallo, verde FOSSO - verde e nero. Proprietà - Variano secondo la colorazione. Tomeuina rosa - Aumenta la percezione e la comprensione induce all'amore verso il prossimo, dona gioia e pace al cuore. E’ collegata al 4° chakra. Si armonizza con tutti i Segni zodiacali. La sua energia viena attivata dal sole, ma non deve essere esposta ai raggi diretti. porre rossa - Rafforza la volontà, la passionalità, lo Spirito | delle e il coraggio. Equilibra la funzionalità degli organi riproduttivi. E' collegata al 1° chakra. sj ; ala | EUSAEZO con | segni zodiacali dell’Ariete e della Bilancia. Si attiva al sole. tprmnalina viola - Equilibra il sistema neuro - endocrino - immuni- = favorisce la meditazione, il rilassamento e il sonno MENOgA dalle influenze negative esterne. E’ collegata con il 6° e il 7° chakra. ha arnanizza con i segni dei Pesci e della Vergine. Si attiva al raggi lunari. 114 Tormalina azzurra - Stimola la sensibilità psichica, la percezio- ne extrasensoriale e la comunicazione medianica. Favorisce la meditazione e il rilassamento. Induce pensieri positivi, dona serenità e pace mentale. E' collegata con il 5° e il 6° chakra. Si armonizza con i segni del Leone e dell'Acquario. Viene potenziata dai raggi della luna. Tormalina gialla - Stimola l'intuizione, il discernimento, la capa- cità di fare le scelte giuste al momento giusto per la propria evoluzione. Rafforza e equilibra la funzionalità del fegato e della vescicola biliare. E' collegata con il plesso solare. Sì armonizza con i segni dei Gemelli e del Sagittario. La sua energia è potenziata dal sole. Tormalina verde - Favorisce l'amore per la natura e le sue creature, equilibra la funzione cardiaca e rigenera il sangue e i tessuti in generale, comprese le ossa. Si collega con il chakra cardiaco. E' in risonanza con i segni del Cancro e del Capricorno. Viene potenziata dalla luna. Tormalina verde / rossa - Armonizza l'erotismo con il senti- mento, nobilita gli istinti. E° collegata con il 1° e il 4° chakra. Non ha una risonanza specifica con alcun segno zodiacale. Si attiva al sole e alla luna. Tormalina nera - Induce all’introspezione, chiarifica i blocchi inconsci, favorisce l’attenzione nell'azione concreta. Si collega 119 con il 1° chakra e con il pianeta Saturno. La sua energia viene potenziata dai i ai raggi del sole, diretti. he NA si usa - Molto spesso si portano in collane, braccia letti o anelli. Si possono tenere anche in tasca in sacchetti di a dello stesso colore o bianchi, se le pietre sono dii colori vari, e utilizzarle durante il rilassamento o la meditazione appoggiandole sui rispettivi chakra. O 116 TURCHESE Caratteristiche - E' una pietra dal colore generalmente azzurro - verde, ma si può trovare anche azzurro pallido 0 verde intenso. Spesso col passare del tempo cambia colore e da azzurra diventa verde. Proprietà - Rilassa la mente e il corpo, dona equilibrio emotivo, induce pensieri positivi e sviluppa la capacità di essere una guida rispettosa e saggia per gli altri. Favorisce la meditazione e stimola la sensibilità psichica. Si armonizza con il 4°, il 5° e il 6° chakra. Si adatta molto bene ai segni del Cancro, del Capricorno, del Leone e dell'Acquario ed è in particolare risonanza con il pianeta Urano. Si attiva ai raggi del sole e della luna. Come si usa - Si può portare montato come anello al dito medio, se si vuole stabilizzare l'equilibrio psicofisico, o all'anu- lare, se si vuole stimolare la saggezza e la correttezza nei rapporti con gli altri. Se si desidera utilizzarlo per il rilassamento e per equilibrare l'emotività, si appoggia sul 5° chakra o si porta come ciondo- lo girocollo. Quando invece si desidera utilizzarlo per indurre pensieri positivi, per stimolare la sensibilità psichica o per la medita- zione si appoggia sul terzo occhio. 117 ZAFFIRO Caratteristiche - Fa parte della famiglia dei corindoni, ha un colore blu - azzurro in varie tonalità. Vi sono anche corindoni gialli e rosa comunemente detti zaffiri gialli e zaffiri rosa, ma di queste gemme non tratterò. Esse comunque hanno le proprietà tipiche dei loro colori e si riferiscono ai chakra e ai segni zodiacali corrispondenti. Proprietà - E’ collegato con il terzo occhio, stimola l'ipofisi e equilibra il sistema neuro - endocrino - immunitario. Favorisce l'espressione della creatività, induce alla realizzazione degli obiettivi che ci si propone, dona pace, armonia interiore, felicità, ispirazioni. Elimina la confusione mentale e favorisce il contatto con le energie cosmiche. E’ molto utile durante la meditazione. Per il suo colore si collega con i segni del Leone e dell'Acquario, ma è adatto anche a tutti coloro che desidera- no sviluppare e potenziare i livelli superiori dell’essere. Si potenzia al sole e alla luna. Come si usa - Come anello al mignolo o all’anulare. Durante la meditazione è bene appoggiario in corrispondenza del terzo occhio. 118 ALTRE GEMME Vi sono due gemme molto pregiate e diffuse, che non SÌ pos- sono considerare propriamente cristalli o pietre, perché non sono di origine esclusivamente minerale: il corallo e la perla. CORALLO Caratteristiche - E' un animaletto marino del genere dei Celenterati che dà luogo a formazioni calcaree arborescenti, dette madrepore. Queste possono assumere colori diversi a seconda dei minerali che le compongono in associazione al carbonato di calcio: bianco, rosa, rosso, azzurro e nero. Proprietà - Stimola il ritmo interiore e l'energia vitale, elimina gli squilibri energetici dovuti a stati d’animo negativi, rilassa, dona serenità e pace interiore. Si collega ai vari chakra a seconda del colore. E’ in particolare risonanza con le vibrazioni del pianeta Venere. La sua energia viene potenziata dal sole. Come si usa - Si può portare come collana, bracciale, anello o orecchino, montato in oro per le persone con scarsa vitalità e in argento per quelle con energia fisica normale. 119 PERLA Caratteristiche - Aggregazione tondeggiante di carbonato di calcio, madreperla e conchiolina, che si forma intorno ad un corpo estraneo penetrato occasionalmente in una conchi- glia di una particolare specie di moliuschi. Proprietà - Favorisce l’espressione dell'energia Yin, della creatività artistica, del sentimentalismo e della dolcezza d’ani- mo, equilibra l’'emotività, stimola il sistema immunitario e rivita- lizza il campo energetico. Si collega al 4° e al 5° chakra ed è in risonanza astrologica con la Luna. Si attiva alla luce dei raggi lunari. Cama si usa - Si può portare come anello all’anulare e al mignolo, come bracciale, orecchino o collana. Chi possiede una perla non montata come gioiello, può appoggiarla sul chakra che desidera riequilibrare oppure te- nerla in tasca in un sacchettino di seta bianco. 120 ELISIR di GEMME L'elisir viene preparato immergendo per tre giorni una gemma in acqua di fonte ed esponendola ai raggi lunari o solari a seconda del tipo di energia che la pietra racchiude. L'acqua che ha raccolto le vibrazioni energetiche della gemma viene mescolata al 50% con alcol spagirico, che funge da conservante, e messa in una bottiglia di vetro verde scuro o marrone. Questa preparazione (acqua di gemma) può essere ulte- riormente diluita e potenziata omeopaticamente, come si fa con una tintura madre. Alcuni naturopati invece raffinano l’acqua di gemme con fasi “successive di distillazione ed utilizzano le soluzioni ottenute come rimedi. Si possono preparare diversi elisir a seconda dello squilibrio che si desidera curare. Per i disturbi degli organi genitali e riproduttivi a livello fisico, per i problemi legati all'uso della creatività, della volontà e dell'intensità nelle azioni sono utili le gemme rosse: rubino, granato, diaspro, ecc. Racchiudono l'energia dell'elemento fuoco e vanno esposte al sole. Per le malattie fisiche dell'apparato urinario, dei reni, delle ghiandole surrenali, per i problemi dovuti alla paura, all’insicu- rezza, ad un rapporto con se stessi e con gli altri non 121 equilibrato e per i problemi psicologici della sessualità sono utili le pietre arancioni: corniola, topazio arancione, agata. Donano l'energia della terra e vanno esposte al sole. Per gli squilibri del fegato, della vescicola biliare, dello stoma- co e dell'apparato digerente in generale, per i problemi dovuti alla rabbia e all’emotività in generale e per sviluppare la propria consapevolezza, sono indicati i cristalli gialli o con inclusioni dorate o gialle: quarzo citrino, topazio giallo, quarzo rutilato, agata, ecc. Hanno l’energia dell’aria, vanno esposte al sole. Per le disfunzioni fisiche del cuore, dell'apparato circolatorio in generale, della respirazione e per i problemi legati alla cre- Scita dei tessuti e all'espansione della personalità nel con- creto si addicono le pietre verdi: smeraldo, olivina, malachite giada, avventurina, ecc. | Hanno l’energia dell’acqua e vanno esposte alla luna. ReEsa per i problemi di cuore legati all’affettività e per quelli spilzual determinati dall’incapacità di vivere l’amore in modo più puro ed elevato, sono adatte le pietre rosa: rodonite rodocrosite, tormalina rosa, quarzo rosa, ecc. | Stimolano la compassione, la comprensione profonda e la Capacità di donarsi con amore gratuito. ins l'energia del fuoco purificato e vanno esposte alla una. Per i problemi fisici legati al metabolismo e alla funzione 122 tiroidea, al sistema nervoso, alla gola e alle prime vie aeree, per i problemi legati alla capacità di espressione sia verbale sia emotiva sono indicate le gemme azzurre e bianche: acquamarina, turchese, topazio azzurro, pietra di luna, quarzo bianco, ecc. Hanno l’energia della luce riflessa dal fuoco e vanno esposte alla luna. Per i problemi del sistema endocrino e immunitario legati al funzionamento dell’ipofisi e per favorire l'autoconoscenza, l’in- trospezione e la percezione intuitiva sono utili le pietre color blu-indaco: lapislazzuli, sodalite, zaffiro blu, opale arlecchino. Racchiudono le energie delle profondità cosmiche e vanno esposte sia al sole sia alla luna. Per i problemi fisici collegati all’epifisi e per quelli che possono precedere, accompagnare e seguire la crescita spirituale si addicono le pietre viola e trasparenti: ametista, diamante, cristallo di rocca, ecc. Hanno l'energia dell'Amore cosmico universale; quelle tra- sparenti vanno esposte al sole, quelle viola alla luna. Posologia La posologia per l'assunzione degli elisir varia secondo il tipo di preparazione. Acqua di gemme non potenziata: 1 cucchiaino due Oo tre volte al giorno, puro o diluito in 1/2 bicchiere d’acqua, per 20 -30 giorni. 123 Acqua di gemme 1 DH: 20 gocce direttamente in bocca due O tre volte al giorno, per 20-30 giorni. Acqua di gemme 5 CH: 10 gocce due volte al giorno per 15 -20 giorni. ACQUA POTENZIATA Un efficace elisir contro la debolezza fisica e psichica è l’acqua potenziata. La sua preparazione è molto semplice: in una caraffa d’acqua di fonte (o di acqua minerale naturale) si immerge una piccola piramide di cristallo di rocca per una notte intera, esponendola ai raggi della luna piena. Se si possiede un cristallo di rocca naturale bisogna lasciarlo immerso per due o tre notti, in quanto l'energia del cristallo grezzo è meno potente di quella di uno lavorato a piramide, perché questa forma geometrica di per sé è già un accumu- latore di energia e potenzia quella del cristallo stesso. In entrambi i casi, prima di immergere la pietra nell'acqua, bisogna purificarla lasciandola sotto un filo di acqua corrente per una notte intera e caricaria esponendola al sole per un giorno. I Bere quattro o cinque bicchieri al giorno di acqua potenziata rafforza il corpo e dona equilibrio mentale. RIS 125 Indice Il libro delle pietre Prefazione introduzione Lo Smeraldo —.. Il Giacinto RATA I IAT asini L'Onice MIGLIORIE MENFI ETERNO SERE naar "rosone 000 Lo Zaffiro RIETI I PESTO VT TT ATO TRE IT TT La Sarda SRI EINE TRA IAA TOT IR TT Il Topazio I PI PRONTI Il Crisolito Il Diaspro Lita Il Prasio —__n ae tn ill ria Il Calcedonio _.................... WORISODIGESIO __--—+y# cio ian Il Carbonchio......... eta RIE NUR. L'Ametista Susie TOA RARO SESTO lla L'Agata _.. II Diamante. .................................... fg PE EIA I La Titanite Le Perle La 91 it “i Granato ll A fa si 18 PrO GI TRUE mn 55 pr N x La Corniola 57 Lapisiazzuli 0 IASUTÎte sui = L'AlADASÌro 57 Vidaciito ccm“: “a La Calcite 58 Occhio di gatto dii rai “ vele sa Tr EE sa Olivina o peridoto o crisolito ...................... ud Onle6” Lieder ca Guida pratica all'uso dei cristalli oggi s/n et DIE un ivi Ossidiana a fiocchi di neve... PARERE RE si PIEMOSSA i n 63 Pietra di luna o adularia .......... RIE a Purificazione E Attivazione 7 Ricarica ii iaia 65 IRR O i e ie urna i QUIAIZO lio Fasi 8 PIEITO GCNAMA ninna pa POGOCTOGIRO Linn pi Corrispondenza tra chakra e la mano bibi 69 . RETE" RR ERRE RR EE OO i ae Rodonite ...... nei Corrispondenze astrologiche dei colori 70 InNÒ Lei | BUDINO cus QERIMIBNINÀ Li ini 15 Sedi — _